di Antonia Chimenti

Gli articoli “Per una politica al disopra delle parti“, “Per una politica partecipativa” e “Fra Alcibiade e Socrate” non avevano, ovviamente, la pretesa di porsi come modello accademico. Rispondevano piuttosto ad un desiderio -che credo sia condiviso da tanti- di vedere migliorate le condizioni generali della vita collettiva.
E` facile lamentarsi in ascensore, criticare il politico XY, irritarsi quando arrivano le schede biografiche dei candidati aspiranti ad un incarico, meno facile è cercare di “darsi da fare” con i propri mezzi. I mezzi non sono solo quelli economici, sono anche i nostri talenti.
E mi consola scoprire una felice, inaspettata, incredibile coincidenza di idee con un grande personaggio della Storia del XX secolo, di cui conoscevo solo il nome ma non il pensiero e le opere. Mi riferisco ad Hannah Arendt.
La filosofa si rifà al modello greco della polis, che vedeva coinvolti i cittadini nell’azione civile concreta; mutua da S.Agostino l’idea di un’evoluzione dell’uomo da uno stadio iniziale e considera la limitatezza della politica, affidata ai soli professionisti del settore, dal momento che la ritiene riduttiva,mutilante, perché ostacola la molteplicità dell’azione.
Con lungimiranza la Arendt aveva altresì intravisto la spietatezza del potere che è il grave rischio connesso con l’esercizio della politica e, cosa ancor più grave, il pericolo della corsa sfrenata del capitalismo, che ha delle leggi proprie, incuranti delle altre.
L’appello al Presidente della Repubblica, sottoscritto con entusiasmo e grande maturità civile da molti cittadini, è una bella dimostrazione di partecipazione attiva e molteplice.

Hannah Arendt
(Hannover 1905-NewYork 1975)
Compie studi filosofici in Germania, guidata da Heidegger e da Jaspers. Si rifugia in Francia dal 1933 al 1940, a seguito delle persecuzioni contro gli ebrei e successivamente si trasferisce negli Stati Uniti, dove insegna nelle Università di California, Chicago, Columbia e Princeton.
Le opere più importanti:
Il concetto d’amore in Agostino
Le origini del totalitarismo
Vita activa. La condizione umana
La banalità del male
La Arendt ha scritto numerosi altri saggi di grande interesse per la comprensione della nostra epoca.

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