ALESSANDRA DAGOSTINI 

20230906 120356 - I TEMPI DEL MIELE

I TEMPI DEL MIELE

«Siamo fatti di tutto
ciò che abbiamo perduto».
(M. Recalcati)

Se ne vanno via i tempi del miele
sotto tegole corrucciate
di nuvole
come uccelli che migrano
senza ritorno

quando l’infanzia era
una caramella da scartare
o un bocciolo di papavero
di cui indovinare il colore.

Se ne vanno via i tempi del miele
ogni volta che il sole entra
nella stagione del grano
e si affaccia il riflesso di te
– bambina felice
nello specchio della memoria

quando Ventotene era
la tua coppa d’ambrosia
e i “laghetti” del Porto Romano
il tuo salto nel blu.

Se ne vanno via i tempi del miele
ma la loro voce ti chiama
nel vento di quest’isola
che ha forgiato i tuoi passi.

L’approdo ovattato che sapeva di casa
la prima corsa in via Muraglione
a respirare l’aria impastata di sale
gli occhi raggianti di Osvaldo
con in mano il suo coltellaccio da cucina

il profumo della zuppa di lenticchie
fin sulla porta della pensione

Renato Zero e la combriccola dell’aguglia
le scorpacciate di fichi e di gelsi
negli orti grandi quanto francobolli
i mercatini di conchiglie
a piazza Castello

gli acquerelli di Magda
sentieri fatati
le perlustrazioni del murenario
arcano forziere marin

la pesca delle bavose col fazzoletto
sulla spiaggia di Cala Nave
l’opale del mare
sul suo letto verde di posidonie

il juke-box di Cala Rossano
che suonava sempre la stessa canzone
le foto artistiche con Francesca
sopra lo scoglio

i tuffi al largo di Santo Stefano
con zia Mariù e zia Tita
il silenzio delle agavi
nelle salite polverose al carcere

le ore in ammollo nella vasca Giulia
i sandali consunti sulle rampe
il canto leggero delle mongolfiere
l’ugola dei grilli a ninnare

il cielo tappezzato di stelle.
Era quello per te
il vivere degli dei.

Pagine di vita distese
come placidi gatti che dormono
succose come cocomeri maturi.

L’alveare necessario
a nutrire l’elegia del giardino.
Se ne vanno via i tempi del miele
sotto tegole corrucciate
di nuvole

come uccelli che migrano
senza ritorno
e ti versano nel bicchiere
la cicuta dei ricordi,
ma l’amore avrà sempre i tuoi occhi
– Pandataria
balocco perduto.

 

Vico Equense – Dopo gli anni di chiusura legati alla pandemia, riprende l’attività letteraria della docente e scrittrice vicana Alessandra Dagostini, già nota per i significativi riconoscimenti ottenuti in numerosi concorsi di poesia, che ha ricevuto nell’aprile scorso a Ponza il Premio “Comunità dell’Arcipelago Ponziano” per la partecipazione al Concorso “Vivere le Isole” con una poesia intitolata “I tempi del miele” e dedicata all’isola di Ventotene, dove ha trascorso le più belle estati della sua infanzia e prima adolescenza. Questa la motivazione della giuria: «Nel ricordo brucia la perdita. Ventotene era una realtà da sogno. Poi la realtà diviene altra cosa, si perde, ma il ricordo rimane immutato. E più tempo si frappone nel mezzo di questa dinamica sentimentale più la perdita di quella realtà di sogno diventa lacerante. Ventotene era il balocco attraverso cui l’esistenza si palesava godibile. Poi, tutto diventa ricordo. Che uccide come la cicuta». Nella lirica Alessandra descrive la Ventotene degli anni ’80, rimasta intatta nella sua memoria, come il ricordo affettuoso di Renato Zero, conosciuto lì nella sua stessa pensione, o le bellezze paesaggistiche che hanno fatto da prezioso contorno ad un tempo dal sentore di favola irripetibile. In cantiere, tra l’altro, la Dagostini ha anche un romanzo ambientato nella Ventotene di quegli anni e di cui ci spoilera soltanto il titolo: “Ritorno a Pandataria”. A distanza di sette anni dalla sua pubblicazione, inoltre, ancora si torna a parlare di “Sotto il cielo delle Eolie” (Dibuono Edizioni, 2016), sua prima fortunata raccolta di poesie, dedicata a queste altre importanti isole della sua vita, già presentata in numerosi salotti letterari, come la “Libreria Ubik” di Vico Equense, la “Mondadori” di Castellammare di Stabia, la spiaggia delle Pomici e la Tenuta di Castellaro a Lipari, il castello di Isabella Morra a Valsinni. Le liriche tratte dalla plaquette sono state scelte, infatti, da Olga Iossa, ideatrice e creatrice del noto marchio della Eolie Parfums Italia per accompagnare e descrivere i sette profumi o “perle” della sua nuova collezione, “Mediterranee”.

 

Un arcipelago, quello eoliano, che continua ad essere fucina ispirativa per la nostra concittadina, la cui nuova poesia, “La voce di Stromboli”, sarà inserita nel volume antologico curato dalla Casa Editrice Aletti, in commercio da fine novembre 2023, dedicato alla prima edizione storica del Concorso Internazionale “Stromboli l’Isola dei Poeti”, cui lei ha di recente partecipato. Una sua lirica, “Cerere Madre”, è stata poi inserita nella nuova antologia curata dal critico Vincenzo Guarracino, “Breviario del tempo. Le stagioni del cuore” (Di Felice Edizioni, 2023), che la vedrà ospite il prossimo dicembre o agli inizi del gennaio 2024 nella città di Asiago, dove è stata invitata a leggere e commentare il testo presente nella raccolta dalla dott.ssa Michela Maria Rodeghiero, consigliere delegato alla cultura della città di Asiago, patria di Mario Rigoni Stern, di cui si celebra il centenario della nascita nel triennio 2021-2023. Tra gli altri progetti che bollono in pentola anche la trasposizione cinematografica della storia di Isabella Morra, petrarchista lucana del Cinquecento, di cui Alessandra si è occupata nel suo saggio “«Degno il sepolcro, se fu vil la cuna». L’universo poetico di Isabella Morra” (Nicola Longobardi Editore, 2011), con il quale si è aggiudicata il Premio “Isabella Morra”, assegnatole dalla Pro Loco di Valsinni (MT) nel 2012, e un appuntamento da non perdere il 2 settembre prossimo per il Premio Letterario “Rudy De Cadaval” (II edizione) a Cervara di Roma, dove si terrà la cerimonia di premiazione, in cui saranno resi noti i nomi dei vincitori, essendo lei entrata nella rosa dei trenta finalisti con la poesia “Istanbul”, ispirata all’attore turco Can Yaman, suo idolo, e alla serie TV “Daydreamer – Le ali del sogno” che lo ha lanciato in Italia.

 

Alessandra Dagostini

 

 

 

P.S. Con questa poesia l’autrice ha ricevuto il Premio “Comunità dell’Arcipelago Ponziano” per la partecipazione al Concorso “Vivere le Isole” (Ponza, 1° maggio 2023).

Questa la motivazione della giuria: «Nel ricordo brucia la perdita. Ventotene era una realtà da sogno. Poi la realtà diviene altra cosa, si perde, ma il ricordo rimane immutato. E più tempo si frappone nel mezzo di questa dinamica sentimentale più la perdita di quella realtà di sogno diventa lacerante. Ventotene era il balocco attraverso cui l’esistenza si palesava godibile. Poi, tutto diventa ricordo. Che uccide come la cicuta».

 

“I tempi del miele” della scrittrice vicana Alessandra Dagostini, tra nuovi successi letterari e importanti progetti

 

Vico Equense – Dopo gli anni di chiusura legati alla pandemia, riprende l’attività letteraria della docente e scrittrice vicana Alessandra Dagostini, già nota per i significativi riconoscimenti ottenuti in numerosi concorsi di poesia, che ha ricevuto nell’aprile scorso a Ponza il Premio “Comunità dell’Arcipelago Ponziano” per la partecipazione al Concorso “Vivere le Isole” con una poesia intitolata “I tempi del miele” e dedicata all’isola di Ventotene, dove ha trascorso le più belle estati della sua infanzia e prima adolescenza. Questa la motivazione della giuria: «Nel ricordo brucia la perdita. Ventotene era una realtà da sogno. Poi la realtà diviene altra cosa, si perde, ma il ricordo rimane immutato. E più tempo si frappone nel mezzo di questa dinamica sentimentale più la perdita di quella realtà di sogno diventa lacerante. Ventotene era il balocco attraverso cui l’esistenza si palesava godibile. Poi, tutto diventa ricordo. Che uccide come la cicuta». Nella lirica Alessandra descrive la Ventotene degli anni ’80, rimasta intatta nella sua memoria, come il ricordo affettuoso di Renato Zero, conosciuto lì nella sua stessa pensione, o le bellezze paesaggistiche che hanno fatto da prezioso contorno ad un tempo dal sentore di favola irripetibile. In cantiere, tra l’altro, la Dagostini ha anche un romanzo ambientato nella Ventotene di quegli anni e di cui ci spoilera soltanto il titolo: “Ritorno a Pandataria”. A distanza di sette anni dalla sua pubblicazione, inoltre, ancora si torna a parlare di “Sotto il cielo delle Eolie” (Dibuono Edizioni, 2016), sua prima fortunata raccolta di poesie, dedicata a queste altre importanti isole della sua vita, già presentata in numerosi salotti letterari, come la “Libreria Ubik” di Vico Equense, la “Mondadori” di Castellammare di Stabia, la spiaggia delle Pomici e la Tenuta di Castellaro a Lipari, il castello di Isabella Morra a Valsinni. Le liriche tratte dalla plaquette sono state scelte, infatti, da Olga Iossa, ideatrice e creatrice del noto marchio della Eolie Parfums Italia per accompagnare e descrivere i sette profumi o “perle” della sua nuova collezione, “Mediterranee”.

 

Un arcipelago, quello eoliano, che continua ad essere fucina ispirativa per la nostra concittadina, la cui nuova poesia, “La voce di Stromboli”, sarà inserita nel volume antologico curato dalla Casa Editrice Aletti, in commercio da fine novembre 2023, dedicato alla prima edizione storica del Concorso Internazionale “Stromboli l’Isola dei Poeti”, cui lei ha di recente partecipato. Una sua lirica, “Cerere Madre”, è stata poi inserita nella nuova antologia curata dal critico Vincenzo Guarracino, “Breviario del tempo. Le stagioni del cuore” (Di Felice Edizioni, 2023), che la vedrà ospite il prossimo dicembre o agli inizi del gennaio 2024 nella città di Asiago, dove è stata invitata a leggere e commentare il testo presente nella raccolta dalla dott.ssa Michela Maria Rodeghiero, consigliere delegato alla cultura della città di Asiago, patria di Mario Rigoni Stern, di cui si celebra il centenario della nascita nel triennio 2021-2023. Tra gli altri progetti che bollono in pentola anche la trasposizione cinematografica della storia di Isabella Morra, petrarchista lucana del Cinquecento, di cui Alessandra si è occupata nel suo saggio “«Degno il sepolcro, se fu vil la cuna». L’universo poetico di Isabella Morra” (Nicola Longobardi Editore, 2011), con il quale si è aggiudicata il Premio “Isabella Morra”, assegnatole dalla Pro Loco di Valsinni (MT) nel 2012, e un appuntamento da non perdere il 2 settembre prossimo per il Premio Letterario “Rudy De Cadaval” (II edizione) a Cervara di Roma, dove si terrà la cerimonia di premiazione, in cui saranno resi noti i nomi dei vincitori, essendo lei entrata nella rosa dei trenta finalisti con la poesia “Istanbul”, ispirata all’attore turco Can Yaman, suo idolo, e alla serie TV “Daydreamer – Le ali del sogno” che lo ha lanciato in Italia.

 

 

 

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