E’ morta a 91 anni, nella sua casa di Roma, Ida Magli, l’antropologa “controcorrente”, da sempre impegnata a favore delle donne, mente aperta in fatto di cultura e religione, capace di dischiudere nuove prospettive. Tra i lavori più celebri della Magli bisogna annoverare il long seller “Gesù di Nazareth-Tabù e trasgressione” e aveva da poco terminato di scrivere la sua ultima fatica letteraria: “Figli dell’uomo: storia del bambino, storia dell’odio”. La Magli era nata a Roma nel 1925 e si era laureata in filosofia, poi specializzandosi in psicologia medica scperimentale. Per molti anni ha insegnato antropologia culturale alla Sapienza di Roma dalla quale si era però dimessa nel 1988 dedicandosi alla stesura di numerosi saggi, tra cui “Santa Teresa di Lisieux”, “Viaggio intorno all’uomo bianco” e “La donna un problema aperto”. Come riportato da La Stampa, Ida Magli si era recentemente interessata anche alla questione delle donne molestate a Colonia la notte di capodanno: “L’Europa non progredisce agli occhi di nessuno, il suo potere politico è quasi nullo malgrado le immense ricchezze profuse a tale scopo, malgrado l’imposizione di una moneta unica, malgrado le regole e le norme imposte da Bruxelles per far diventare uguali, se non gli uomini, almeno le zucchine, la curvatura delle banane, i recinti per le galline e, al colmo del grottesco, anche i sedili dei mezzi di trasporto pubblici cui i tedeschi si sono opposti perché “i loro sederi sono più grossi”. Fortemente critica verso il modello vigente di Unione europea, la Magli lo aveva contestato fin dai primi anni 90. (22 febbraio 2016)
Addio a Ida Magli, antropologa controcorrente – Rai News
Ida Magli – Wikipedia
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