E’ con grande soddisfazione che Vi informiamo che oggi la Suprema Corte di Cassazione ha decretato la validità e la conformità a tutti i requisiti di legge della richiesta di referendum abrogativo del “Lodo Maccanico” presentata da I.D.V.
In particolare è stato ampiamente raggiunto e superato il quorum delle 500.000 firme.
Basti pensare che delle circa 950.000 firme depositate la Cassazione ne ha esaminate 610.000, trovandone ben 582.000 valide, dopodichè, essendo ampiamente superato il quorum, ha interrotto il controllo.
Questo significa che solo il 3% delle firme raccolte non è stato considerato valido, per qualche vizio di forma e, quindi, che le firme valide depositate erano sicuramente più di novecentomila.
Un vero record, insomma. Sia perché non si era mai verificato prima un così modesto scarto di firme, sia perché non erano mai state depositate in precedenza un così grande numero di firme valide.
Un record di cui tutti noi dobbiamo essere orgogliosi e che testimonia la presenza e la capacità di organizzazione del nostro partito in tutto il territorio nazionale.
Cosa succederà adesso?
Innanzitutto è importante che questa decisione sia intervenuta prima del 9 dicembre, data in cui la Corte Costituzionale dovrà esprimersi sulla Costituzionalità dello stesso Lodo Schifani”.
La Corte Costituzionale, ora, potrà infatti affrontare la questione con ancora maggiore serenità. Sapendo che quasi un milione di italiani ha già validamente sostenuto la richiesta di referendum abrogativo”.
Possiamo quindi cominciare a sperare che le ore di questa legge vergogna siano ormai contate e che la Corte Costituzionale, in prima battuta, dichiarandone l’incostituzionalità, oppure, in seconda battuta, gli stessi cittadini italiani, col voto referendario, cancellino dall’ordinamento una legge sbagliata, inutile ed immorale”.
E se, alla fine, il referendum si celebrerà, dobbiamo sapere che sarà necessaria la massima unità ed impegno di tutte le forze dell’opposizione e della società civile per ottenere un risultato positivo.
Ed è a questo obiettivo che da oggi, incessantemente, Italia Dei Valori lavorerà, mettendo a disposizione di tutto il paese civile questa battaglia di democrazia, che non può e non deve restare appannaggio di una sola forza politica ma diventare patrimonio comune di tutte quelle forze che credono ancora nei valori della Costituzione e nel principio dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, anche se il cittadino in questione è l’uomo più ricco e potente del Paese.

On. Antonio Di Pietro
Avv. Massimo Donadi

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