Tutto il cinema inglese si è riunito la scorsa notte alla Royal Commonwealth Society a Londra per promuovere la prima Equalities Charter for film (“Carta per le uguaglianze nel cinema”) che sostiene pari opportunità per l’accesso, la formazione e la rappresentazione nell’industria audiovisiva, dietro e davanti la macchina da presa.
Più di 20 società ed organizzazioni inglesi, tra le firmatarie della nuova carta, hanno presenziato all’evento, tra cui il UK Film Council, BBC Films, Channel 4, la Producers Alliance for Cinema and Television (PACT) (“Associazione produttori cinematografici e televisivi”), la “British Video Association” e gli esercenti della catena “Vue Cinemas”.
Con l’occasione è stato anche presentato un DVD, prodotto con il supporto della Working Title Films, la New Producers Alliance e Skillset, finalizzato ad incoraggiare i giovani, in specie quelli appartenenti a minoranza etniche, ad intraprendere una carriera nell’audiovisivo. Contiene interviste a registi come Asif Kapadia (The Warrior) e Gurinder Chadha (Bend It Like Beckham), ad attori come Naomie Harris (28 Days Later), e Vas Blackwood (Creep), e sarà distribuito gratuitamente all’interno di scuole, università e centri di formazione superiore.
Una recente ricerca pubblicata dall’ UK Film Council ha dimostrato che in Inghilterra soltanto il 5% della forza lavoro impegnata nella produzione di film appartiene a minoranze etniche. Le discriminazioni riguardano anche il sesso, con il 34% delle donne che guadagnano meno di 20,000 sterline (€30.000), rispetto al 18% degli uomini e, per quanto riguarda le paghe settimanali d’uso nel cinema, il 41% delle donne guadagna meno di 1000 sterline (€1.500) a settimana, rispetto al 30% degli uomini.
Annika Pham
Commenti