fissa i punti cardine della battaglia per i diritti delle donne in politica e non solo

(Se non ora Quando?)

“Libertà, forza e autonomia delle donne in tutti i campi, il coinvolgimento delle diverse associazioni di donne e delle organizzazioni professionali delle donne, l’adesione a titolo personale delle donne dei partiti e dei sindacati, la pluralità politica, culturale e di credo, l’esplicita attenzione alle giovani e ai giovani e l’utilizzo di un linguaggio trasversale e plurale nella comunicazione”.

Queste le connotazioni distintive del Comitato nazionale SNOQ nato dalla mobilitazione del 13 febbraio in tutto il Paese. Un movimento che ha unito un gruppo di donne siracusane pronte a scommettersi per raggiungere risultati concreti in materia di pari opportunità e tutela dei diritti delle donne. Un comitato, quello di Siracusa, composto da donne provenienti dalle realtà più diverse – volontariato, associazionismo, impegno politico e sociale – il tutto rigorosamente senza appartenenze o bandiere di partito ma con l’idea della condivisione e del confronto su cause comuni.
Tra queste l’esigua presenza femminile nella politica italiana, che si rispecchia in sede regionale e locale. A tal proposito non ha avuto riscontro positivo la discussione incardinata lo scorso 26 aprile in Consiglio comunale in merito alla modifica dello statuto in favore di una composizione più equilibrata della Giunta, come sottolineano dal Comitato: “Attualmente è in assoluto squilibrio con un rapporto di 11 a 1, per l’unica presenza femminile rappresentata da Mariella Muti nominata da qualche mese assessore alle PP.OO e con la quale intendiamo intraprendere un dialogo. Lo stesso dicasi per la Provincia regionale di Siracusa, dove anche in questo caso vi è un’unica donna in giunta, l’assessore e vice presidente dell’Ente, Lidia Pannuzzo”.
“Ma il tema delle pari opportunità non è il solo a figurare nell’agenda delle priorità del comitato siracusano SNOQ – spiega Michela Firenze, componente del direttivo – il nostro gruppo, intende impegnarsi in maniera trasversale ed apartitica anche sul versante della tutela del territorio e dell’ambiente, mantenendo un dialogo costante e serrato con le istituzioni, i sindacati e tutte le parti in causa per scongiurare il pericolo da più parti paventato che Siracusa diventi preda di una scriteriata cementificazione distruttiva e fine a se stessa”.
Sul tavolo della discussione per il comitato SNOQ, anche la questione occupazionale e la crisi economica. In discussione infine il tema dei referendum “sul quale – conferma Rita Trigilio, delegata del direttivo – il comitato attuerà una serie di iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in vista dell’appuntamento con le urne”.

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