(sulla violenza contro le donne)
CONSIDERATO
che secondo uno studio recente una donna su tre nella vita è stata picchiata, costretta al sesso o ha subito altri tipo di abuso (solitamente perpetrati da un familiare o da un conoscente)
che secondo rilevazioni condotte in campo nazionale un omicidio su quattro avviene fra le mura domestiche e il 70% delle vittime sono donne
che la causa alla base delle violenze è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne
che il Consiglio d’Europa ha dichiarato che la violenza domestica è la prima causa di morte e di invalidità per le donne in età compresa fra i 16 e 44 anni (con un incidenza maggiore di quella provocata dal cancro o dagli incidenti automobilistici)
che la violenza contro le donne è una violenza di genere riconosciuta oggi dalla Comunità Internazionale come una violazione fondamentale dei diritti umani
che la violenza contro le donne pur essendo un crimine continua ad essere vissuta spesso come una questione “privata”, da gestire fra le mura domestiche (e non invece come un crimine di ordine pubblico)
che la violenza sulle donne è un fenomeno che sta crescendo in modo diffuso e devastante e ha come base una cultura prevaricatrice che può giungere fino alla violenta appropriazione o sopressione del loro corpo
INVITA
il Governo a contrastare la violenza contro le donne assumendola come priorità nel definire le politiche di uguaglianza e pari opportunità fra i due generi; ad adottare analogamente a molti altri paesi europei una legislazione adeguata sulla tutela delle vittime; ad adottare provvedimenti atti a rendere più severe le pene nei confronti di chi commette reati di natura sessuale
IMPEGNA
la Giunta provinciale a potenziare per ciò che le compete istituzionalmente azioni volte a contrastare la violenza sulle donne, raccordandosi anche con le altre istituzioni locali, con le forze dell’associazionismo e del volontariato, con gli operatori sociali e della cultura in particolare su questi temi:
1) sviluppo, attraverso momenti di confronto promossi anche dalle Istituzioni, della riflessione che coniuga il tema della libertà delle donne con il potere degli uomini, per esplorare quale relazione si instaura fra diritto alla autodeterminazione della donna e ruolo degli uomini nella società
2) promuovere iniziative di informazione e di sensibilizzazione su queste tematiche specialmente nei confronti della popolazione scolastica del nostro territorio
3) attivare strumenti di monitoraggio a valenza provinciale che rilevi periodicamente l’andamento del fenomeno della violenza sulle donne, in collaborazione con gli Enti locali e le realtà del privato sociale e del volontariato interessate
4) favorire l’attivazione di un maggiore collegamento fra scuola, servizi territoriali e consultori per adolescenti per intervenire nelle politiche educative sulla relazione fra uomo e donna e sull’educazione all’uguaglianza e alle pari opportunità
5) favorire il raccordo con tutte le risorse territoriali impegnate su queste problematiche per dare risposta alle richieste di accoglienza che pervengono dalle donne che subiscono maltrattamenti
6) supportare tutte le iniziative tese a sviluppare il confronto tra le culture presenti nella società multietnica contemporanea coinvolgendo le associazioni di cittadini migranti e sostenere in particolare le attività dei soggetti che operano nella società civile per l’integrazione e il dialogo tra le persone
7) favorire una maggiore concertazione, con gli organismi che tutelano l’ordine pubblico, sulle strategie di accoglienza della denuncia della violenza subita, per rendere meno traumatico il percorso che la donna si trova ad affrontare
8) consolidare e perfezione una politica sanitaria delle ASL che si faccia carico del supporto a della cura delle vittime di violenza
9) sollecitare per l’affettiva applicazione della legge che prevede l’allontamento del convivente in caso di maltrattamenti
IMPEGNA
l’Amministrazione provinciale a promuovere un incontro pubblico di riflessione e approfondimento su questi temi
IMPEGNA ALTRESI’
la Giunta provinciale a riferire alla Commissione competente sull’attuazione di queste linee di lavoro
a trasmettere il presente ordine del giorno a tutti i comuni del territorio della provincia affinché venga approvato da tutte le rispettive assemblee consiliari
a trasmettere il presente ordine del giorno al Ministro per le Pari Opportunità, alla Consulta Pari Opportunità dell’Upi e all’Assessore per le Pari Opportunità della Regione Abruzzo.
&&& &&& &&& &&& &&& &&&
(pari opportunità)
Tenuto conto che il 2007 è “l’Anno europeo per le pari opportunità per tutti”;
Rilevato che la “Road Map” per le pari opportunità 2006-2010 dell’Unione Europea indica le reti istituzionali come uno degli attori cui fa capo l’attuazione delle politiche di genere;
Visto il documento conclusivo approvato all’unanimità il 17 ottobre 2006 a Milano dalla seconda Assemblea Nazionale delle Elette e delle Amministratrici delle Province d’Italia, e presentato alla Assemblea Generale delle Province italiane tenutasi a Milano nei giorni 16, 17 e 18 ottobre 2006, che si allega al presente o.d.g. e visti i dati raccolti dall’Osservatorio promosso dalla Consulta Pari Opportunità dell’U.P.I.:
Considerato che l’Assemblea con tale documento, prende atto che anche nelle istituzioni provinciali, nonostante le indicazioni comunitarie e il dettato della Costituzione italiana, il principio del riequilibrio della rappresentanza di genere previsto dall’art. 51 della Costituzione, rimane in larga misura inapplicato e che pertanto l’Assemblea
SOLLECITA
i Consigli provinciali a rafforzare la cittadinanza politica delle donne impegnandosi, in linea con le indicazioni comunitarie e con il dettato della Costituzione italiana, nella rapida e concreta realizzazione delle iniziative previste nel punto n. 1) del Documento conclusivo;
SOLLECITA
le Giunte provinciali ad inserire la prospettiva di genere in tutti i processi politico-amministrativi realizzando concretamente quanto prima le misure indicate nel punto n.2) del Documento conclusivo;
SOLLECITA
l’U.P.I. a sostenere nelle Province una strategia di sviluppo delle politiche di genere impegnandosi a promuovere la diffusione del Documento conclusivo dell’Assemblea Nazionale delle Elette ed Amministratrici delle Province italiane e lo sviluppo delle attività della Consulta Pari Opportunità UPI favorendone l’integrazione con i Dipartimenti UPI;
SOLLECITA
il Ministro del Governo italiano ai Diritti e alle Pari Opportunità a sviluppare e sostenere la cooperazione internazionale nell’ambito delle politiche di genere, a sostenere il progetto “La rete delle reti” promosso dalla Consulta Pari Opportunità UPI, a prevedere azioni comuni tra la Consulta UPI e la Rete nazionale delle Consigliere di parità e ad inserire la presenza della Consulta UPI nei tavoli di decisione e concertazione nazionali dedicati alle politiche di genere;
TUTTO CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
APPROVA
il Documento conclusivo approvato all’unanimità dall’Assemblea nazionale delle Elette ed Amministratrici delle Province d’Italia il 17 ottobre 2006 a Milano;
SI IMPEGNA
1) a diffondere a tutti gli amministratori eletti o nominati nei Comuni della Provincia di Chieti tale Documento conclusivo e il presente Ordine del Giorno, sostenendo l’adozione dei principi in esso indicati;
2) a trasmettere altresì il presente Ordine del Giorno alla Regione Abruzzo e al Ministro del Governo italiano ai Diritti e Pari Opportunità;
3) ad inserire nello Statuto, con eventuale modifica dello stesso, prima della scadenza del mandato amministrativo del presente Consiglio provinciale, il principio della presenza paritaria di uomini e donne e comunque non inferiore ad un terzo per ciascun sesso in tutti i luoghi delle decisioni pubbliche, dando mandato alle apposite Commissioni consiliari di predisporre quanto prima una proposta da portare a votazione del Consiglio provinciale ed a verificare e modificare in tal senso, prima della scadenza dell’attuale mandato amministrativo, anche i regolamenti dell’ente;
4) a verificare anche tramite le apposite Commissioni di lavoro le forme di partecipazione che promuovono l’allargamento della presenza femminile nella vita del governo locale e nelle scelte di sviluppo;
INCARICA LA GIUNTA PROVINCIALE
5) di fare il punto sullo stato di attuazione del programma di mandato sulle politiche di pari opportunità con particolare riferimento a quanto contenuto nel punto n. 2) del Documento conclusivo di cui in premessa (vedi allegato), anche con l’ausilio congiunto delle apposite Commissioni previste dallo Statuto e dal Regolamento consiliare, provvedendo alla sua completa realizzazione prima della fine del presente mandato amministrativo e relazionando al Consiglio in tal senso;
6) in particolare ad adottare quanto prima lo strumento del “bilancio di genere” integrando la prospettiva di genere a tutti i livelli della procedura di bilancio e ristrutturando le entrate e le uscite in modo da rendere trasparente l’impatto delle politiche di bilancio sugli uomini e le donne, relazionando quanto prima al Consiglio sullo stato di attuazione di tale argomento.”
Commenti