di Anna Rossi
… Contro ogni conformismo e pigrizia, anche a costo di mettere a repentaglio le nostre misere certezze ed i nostri piccoli privilegi, varrebbe la pena recuperare il senso perduto “dell’oggettività del reale”. Onori e tranquillità ci hanno reso in gran parte autoreferenziali al punto tale da ignorare l’altro se non è portatore di condivisione obbligata. Il fatto che l’uomo sia divenuto decostruttivo è visibile dalla decadenza in cui ha trascinato la società.
I dialoghi che instauriamo prendono spesso spunto da imput indotti e pilotati e le deduzioni che ne traiamo sono la logica del mercato e non il frutto della ricerca personale del vero. Non si tratta a questo punto di polemizzare su quel che va o quel che non va lasciando sterile il campo della discussione. Il ritorno al buon senso potrebbe essere il primo passo verso la ricerca del “socialy correct”.
Quanto tempo siamo costretti a perdere in inutili difficoltà ed evitabili dispendi di energia? Perché la formazione dei giovani alfabetizzati crea pessimi cittadini?
Saggezza ed assurdità dovranno scontrarsi nuovamente nella battaglia contro l’ingiustizia sociale e questo sarà inevitabile finchè partotiremo ancora figli capaci di smontare le logiche dei poteri assoluti. Questi singoli, i singoli del futuro, daranno di nuovo vita al NOI e saranno rigenaratori di quella parte umana armonica che fa di ogni essere parte integrante dell’universo tutto.
Non trovate limitante un’esperienza finita? Perché accontentarsi del significato quando possiamo andare verso la verità? Perché cullarci nella certezza dell’IO quando possiamo condividere con gli altri le nostre incertezze?
Non esistono morali “giuste” se i “principi” della politica e delle fedi non smontano il degrado del mondo. Rimettere in discussione le funzioni operative che si muovono fra i paradossi della vita di questo pianeta ci permetterà di risalire fino alle fonti di tanti crimini.
Il singolo contemporaneo è chiamato a decostruire con puro scetticismo laico le convinzioni che hanno prodotto e alimentatto la menzogna e la corruzione.
Il nostro tempo è il tempo in cui impera un’intensa attività devastatrice contro il genere umano, come testimoniano gli archivi della storia più recente e ciò che può dimostrarsi vero va ricercato fin da ora. Accettiamo il fardello di una posizione importante come quella di “esseri umani” e riduciamo le entrate dei ricchi con scelte consapevoli ed ecologiche.
Il pianeta tutto chiede aiuto…
Anna Rossi
Stralcio di relazione all’incontro annuale “Filosofi del nostro tempo”:
“Certezza e scetticismo” RIMINI, 31 gennaio 2010
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