The Phantom of the Opera - ‘IL FANTASMA’ A TEATRO

 

Credo di non sbagliare nell’affermare che la messa in scena de ‘Il Fantasma dell’Opera’ può produrre nello spettatore l’emozione più grande che una rappresentazione teatrale possa comunicare. E’ successo a me nell’estate 2013 mentre a Londra assistevo al famosissimo musical che da piu’ di trent’anni viene riproposto sempre con immutato grandissimo successo di pubblico e ne approfitto per comunicare tali mie impressioni, visto che l’opera è arrivata quest’anno per la prima volta in Italia a Trieste in luglio e sarà rappresentata nel mese di ottobre a Milano presso il Teatro Arcimboldi, sicuramente con lo stesso clamoroso successo.

La storia de ‘Il Fantasma’ è basata sul romanzo omonimo scritto da Gaston Leroux nella prima decade del Novecento la cui lettura risulta in verità alquanto noiosa e poco credibile. Snellita da un libretto avvincente e più verosimile scritto nel 1986 dall’allora semisconosciuto Charles Hart ma soprattutto sublimata dalle splendide musiche di Andrew Lloyd Weber, ad oggi considerato uno dei più importanti musicisti della seconda metà del Novecento, la trama musicata comunica già di per sé forti sensazioni a chi si trovi ad ascoltare anche solo una selezione delle sue arie o veda uno dei film ad essa ispirati. Teatro nel teatro, la vicenda ricalca il nucleo centrale della fiaba ‘La bella e la Bestia’ molto caro all’immaginario popolare innestando in più l’elemento del triangolo amoroso ‘uomo – donna – uomo’ nel quale uno dei pretendenti sarà inevitabilmente il perdente. Sin qui il tutto potrebbe sembrare scontato, al giorno d’oggi quasi ripetitivo e banale tanto da chiedersi quali possano essere le ragioni di un successo che sembra non finire mai. ‘Her Majesty’ Theatre, il teatro nel cuore di Londra ad oggi ribattezzato ‘His Majesty’ Theatre, ove da sempre si rappresenta solo ed esclusivamente ‘Il Fantasma’ fa infatti registrare sempre il pieno di pubblico e ogni volta una folla di spettatori esce da esso immancabilmente entusiasta.

Ebbene posso dire per esperienza personale che una volta dentro il teatro e dopo che la rappresentazione ha avuto inizio succede come un miracolo. Il buio imperversa ma l’attenzione di chi guarda è tenuta desta da innumerevoli e stupefacenti effetti audiovisivi che mai ci si potrebbe minimamente immaginare. Si va dall’apparizione improvvisa di scalinate, di luci soffuse e di candelieri emergenti dal basso sin sul palcoscenico al riecheggiare della voce cupa e della risata del fantasma che si ode a sorpresa nei vari angoli del teatro. Il tonfo incredibile dell’enorme lampadario di cristallo dalle mille luci che arriva sul palcoscenico cadendo dal soffitto al termine del primo atto lascia ulteriormente esterrefatti e non nascondo di essermi ritrovata diverse volte come si suol dire ‘a bocca aperta’, ma nel vero senso della parola. E allora, per chi ha la fortuna di assistere a tale spettacolo, il mistero dell’imperituro successo è facilmente svelato. ‘Il Fantasma dell’Opera’ è in teatro il connubio perfetto di una musica straordinaria che, magistralmente eseguita dall’orchestra lì presente, riesce a fondere canto lirico e costumi d’epoca coloratissimi a effetti scenici inimmaginabili. Il tutto, sotto forma di musical, fa da corollario alla meravigliosa storia d’amore narrata il cui finale decreta inevitabilmente il trionfo del Bene sul Male, il prevalere della vita sulla morte. Catarsi senza uguali, un’emozione indimenticabile.

Maddalena De Leo

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