di Marina Ranucci
Il titolo fantascientifico è semplicemente realtà. In Giappone un’opera letteraria scritta da un robot è arrivata alle selezioni per un premio. Dal calcolo matematico alla creatività per eccellenza. Lo straordinario risultato è stato ottenuto da un gruppo di ricercatori della Future University Hakodate, capeggiato da Hitoshi Matsubara, che ha confessato di aver “partecipato”’ almeno all’80% della stesura ultima del romanzo. Il computer e la sua intelligenza artificiale hanno poi fatto il resto.
Il computer è capace di scrivere un’opera letteraria? A quanto pare si, ed anche con un certo successo. In Giappone infatti, il romanzo dal titolo “Il giorno in cui un computer scrive un romanzo” è arrivato alle selezioni del premio letterario Nikkei Hoshi Shinichi Literary Award, al quale possono partecipare anche le intelligenze artificiali.
Il premio, di narrativa fantascientifica alla sua terza edizione, è dedicato allo scrittore Shinichi Hoshi ed ha proprio la particolarità di essere aperto anche ad opere realizzate da computer, robot, oltre che da altri “non-umani” come alieni e animali, basta che siano scritte in giapponese. Gli organizzatori del concorso hanno rivelato alla giuria che quest’anno, ben 11 dei 1.450 romanzi proposti erano stati scritti da due squadre composte da un computer e una persona, così da non influenzarne la scelta.
“Il giorno in cui un computer scrive un romanzo” è stato realizzato da un gruppo di ricercatori della Future University Hakodate, capeggiato da Hitoshi Matsubara e dal loro “robot scrittore”. Gli esperti lo hanno definito un romanzo ben strutturato, ma con ancora dei problemi da superare, come ad esempio la descrizione dei personaggi.
Praticamente la macchina non è riuscita a scavare fino in fondo nell’animo umano, pur riuscendo a mettere una dietro l’altra parole in armonia. Sarà che probabilmente l’empatia, tipicamente umana molto aiuta a tale scopo. Tuttavia, il team di Matsubara ha confessato di aver “partecipato” almeno all’80% della stesura ultima del romanzo scegliendo parole e frasi da un romanzo già edito. Hanno abbozzato la trama e i personaggi, ed infine il computer e la sua intelligenza artificiale hanno fatto il resto. Un processo molto simile a quello di “Wordsmith”, la piattaforma in grado di scrivere comunicati stampa usata anche dall’Associated Press.
Gli ultimi versi del “romanzo artificiale” recitano: «Mi contorcevo di gioia, che ho sperimentato per la prima volta, e ho continuato a scrivere per l’eccitazione. La giornata in cui un computer ha scritto un romanzo. Il computer, dando priorità al perseguimento della propria felicità, ha smesso di lavorare per gli esseri umani». Superata la creatività, il limite resterà l’emotività.
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