Un istinto ancestrale mi salvò
fuggii da mano che mi tratteneva
e che calò quel velo sul mio capo,
fu con lo stesso che asciugai il mio pianto

Mi forgiarono storie di rinunce
di violenze e di sopraffazioni
sacrifici di vite cancellate
da chi rubò bagliori di futuro

Diedi voce all’anima guerriera
pronta a lottare per le proprie scelte
spezzai realtà con forza di pensiero
per sovvertire ogni sottomissione

In me antichi canti d’eroine
soffocati da chi trasformò il sogno
di libertà in urla verso un cielo
che non vide morire la sua stella…

Qui nella notte buia della storia
non m’appartenne quel “sentirmi” donna
Posero gli angeli per me due ali
per il Grande Risveglio a nuova luce…

Maria Vittoria Catapano

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