di Gina Labriola
Un nido di favole fabbricato con un cuscino di parole, una risata capace di sconvolgere un intero mondo, un bambino che inghiotte una stella, il dispettoso ma simpatico monachicchio lucano sono i protagonisti dei quattro racconti pubblicati in questo libro. Al linguaggio accattivante ed arguto del narrare si uniscono echi, sapori, nomi e colori di mitologie care all’autrice: dalle leggende persiane a quelle bretoni, dalle favole popolari lucane alle esperienze parigine. Nei racconti si trovano, sempre espressi in modo garbato ed ironico, motivi di fiabe e favole tradizionali rielaborati con sensibilità moderna: così nella casa diroccata nella quale ormai vive solo e dimenticato il monachicchio, dispettoso e nostalgico testimone di valori ed abitudini di vita perduti per sempre, entrano frivole ed inattese tre streghette che in realtà altro non sono che aspiranti veline televisive; così, altrove, ritorna un giardino muto e triste come quello del gigante egoista, giardino che una schiera di ragazzini e di non magici “pifferai” fanno rifiorire di verde e di allegria.
I lettori, bambini ma anche adulti che amano la fantasia, spazieranno in volo dall’uno all’altro di questi mondi e non resteranno delusi.
Gina Labriola, della quale già abbiamo scritto in questo sito, dopo avere vissuto per lavoro in diversi Paesi del mondo, divide ora il suo tempo tra Parigi, patria d’adozione e d’intelletto, e la natia Chiaromonte in provincia di Potenza, patria dei ricordi e del cuore. Ha scritto diversi libri di saggistica, poesia e narrativa. Quando le rimane del tempo trascrive e illustra su seta i suoi testi poetici, partecipando ad esposizioni sia in Italia che all’estero.
Eleonora Bellini
G. Labriola, Il monachiccio e altri racconti, Edizioni Osanna 2010
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