(ANSA) – ROMA, 26 apr – E’ necessario rafforzare il ruolo della donna, perche’ le donne sono il cuore della societa’: su questo si son trovati concordi gli esponenti delle tre religioni monoteiste che hanno partecipato oggi a Roma al convegno ”La donna musulmana, cristiana, ebrea. La donna: segno dei tempi”, che e’ stato anche l’occasione per sottolineare l’importanza del dialogo tra religioni e culture.
Il convegno, organizzato dalla associazione culturale Guest Housu nel centro culturale dell’ambasciata araba d’Egitto, ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo politico, religioso e culturale. ”Questo seminario sottolinea l’importanza del dialogo tra le religioni, nello spirito di una comune ricerca del ruolo delle donne”, ha detto l’assessore alla Pari opportunita’ del comune di Roma Mariella Gramaglia ricordando che Roma e’ ”citta’ di tante religioni” e sottolineando che in questo momento, in cui anche l’Europa non e’ esente da pregiudizi, ”dobbiamo esercitare l’accoglienza”.
”Questo periodo ha piu’ che mai bisogno di questi incontri, perche’ gli esponenti delle tre religioni sono quelli che hanno piu’ contatto con le comunita”’, ha detto Rabie Salama, consigliere del centro culturale egiziano, che ha ricordato le importanti conquiste della donna araba, in particolare egiziana.
Un ruolo che, pero’, oggi sembra ridotto rispetto al passato, come ha fatto notare la consigliera delegata alle politiche della multietnicita’ del comune di Roma, Franca Eckert Coen, che ha evidenziato il ruolo che la donna aveva nell’antico Egitto nella politica e nei rituali. ”Prego gli uomini delle tre religioni – ha aggiunto – di trovare un ruolo piu’ idoneo anche per le donne del Duemila”. Illustrando quindi le condizioni della donna nelle tre religioni si e’ sottolineata la centralita’ della figura femminile nella societa’. ”La donna musulmana e’ quella che comanda a casa – ha detto Souad Sdai, presidente delle donne marocchine in Italia – purtroppo ci sono situazioni in cui non c’entra niente l’Islam o il velo ma c’entra certo maschilismo”. ”Bisogna recuperare l’identita’ vera della donna, che non e’ opposta all’uomo – ha detto padre Roberto Gonzales, dei Legionari di Cristo – Le tre religioni ora non possono essere nemiche perche’ il vero male di questo mondo e’ la non religione, che riduce la donna ad oggetto”. ”Uomo e donna sono due facce della stessa medaglia ed ognuna ha il proprio compito”, ha aggiunto il rabbino Ariel Di Porto, della comunita’ ebraica di Roma, ricordando che nell’ebraismo il ruolo delle donne sta cambiando. Per parlare di donne, pero’, ”bisognerebbe discutere e non assolutizzare”, ha suggerito Immacolata Macioti, docente di sociologia delle religioni, sottolineando che le religioni possono essere in alcuni casi incontro e in altri ostacolo e che ”nel cristianesimo e nell’Islam la donna e’ la piu’ maltrattata”. ”Un sano relativismo aiuterebbe – ha aggiunto – non il dogmatismo che e’ presente in tutte le religioni”.

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