Ufficio d’informazione per l’Italia del Parlamento europeo
In occasione dell’8 marzo, festa della donna, l’Ufficio d’Informazione per l’Italia del Parlamento europeo organizza un incontro/dibattito aperto al pubblico dal titolo:
Dialogo euromediterraneo:
Venerdì 2 marzo dalle 16.30 alle 18.30
Sala delle Bandiere, Via IV Novembre, 149 – ROMA
Introduce:
Massimo Palumbo, Responsabile Ufficio d’informazione per l’Italia del Parlamento europeo
Relatori:
On. Tana De Zulueta, Presidente Commissione promozione della qualità della vita, degli scambi umani e della cultura dell’Assemblea parlamentare Euromediterranea, membro Gruppo dei Verdi alla Camera dei Deputati
On. Monica Frassoni, Copresidente Gruppo dei Verdi/Ale al Parlamento europeo, membro sostituto della Delegazione all’Assemblea Parlamentare Euromediterranea
On. Lilli Gruber* eurodeputata Gruppo socialista del Parlamento europeo, Presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo, compreso lo Yemen
On. Cristiana Muscardini* Copresidente Gruppo “Unione per l’Europa delle nazioni” del Parlamento europeo e membro Commissione Diritti delle donne e Pari opportunità
On. Alessandra Mussolini* eurodeputata del Gruppo “Identità, Tradizione, Sovranità”, membro Delegazione all’Assemblea parlamentare Euromediterranea e della Delegazione per le relazioni con i paesi del Mashrek
On. Marta Vincenzi, eurodeputata Gruppo socialista del Parlamento europeo e membro Commissione Diritti delle donne e Pari Opportunità e della Delegazione per le relazioni con i paesi del Mashrek
On. Stefania Prestigiacomo, già Ministro senza portafoglio per le Pari opportunità, deputata al Gruppo di Forza Italia e componente della XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato
Modera:
Liisa Liimatainen, giornalista finlandese e corrispondente della YLE, Radiotelevisione finlandese
* (Invitati)
Dialogo euromediterraneo: il ruolo delle donne
Recentemente il Parlamento europeo ha messo l’accento sul peso relativo delle donne nelle sedi decisionali internazionali (risoluzione del 16 novembre 2006). D’altra parte, l’Assemblea euromediterranea si appresta ad approvare una risoluzione che sottolinea il ruolo fondamentale del dialogo interculturale e interreligioso.
L’incontro intende affrontare il tema del dialogo euromediterraneo mettendo l’accento sulla componente femminile, nell’ambito del rapporto esistente tra le diverse realtà di quest’area del mondo, che nel corso dei secoli è stata culla di civiltà, zona di scambi e teatro di sanguinosi scontri.
Faranno da sfondo al dibattito due aspetti:
1) da un lato, le questioni riguardanti i conflitti aperti (quelli di appena ieri nei Balcani o quelli ancora in corso nell’area mediorientale);
2) dall’altro, le tensioni politiche e sociali esistenti nei Paesi non appartenenti allo spazio economico europeo, e quelle interne gli stessi Paesi dell’Unione europea, a fronte dei temi “caldi” dell’immigrazione e dell’integrazione.
L’attenzione sarà rivolta alle politiche e agli strumenti che le istituzioni hanno messo in campo nell’ambito della politica di vicinato e, più in particolare, nel cosiddetto “processo di Barcellona” per favorire il dialogo interculturale.
Attraverso la discussione sul ruolo delle donne nel dialogo euromediterraneo non si vuole solo mettere in luce, ancora una volta, il peso relativo delle donne nelle sedi decisionali e di influenza politica dentro e fuori l’UE; ma si intende sottolineare l’importanza che lo stesso mondo femminile acquisti maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità in termini di capacità di ascolto, senso pratico, attitudini inclusive: qualità preziose per dare vita a società umanamente più ricche, in grado di assicurare una convivenza pacifica tra gli individui, indipendentemente dai nuclei sociali e culturali di origine.
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