Ancora magici incontri nel salotto artistico di Gertrude & Genoveffa
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 “SINESTESISMO CREATIVO” ED IL SOGNO)

Il 24 gennaio appena trascorso ha visto nascere nell’ambito del nuovo movimento di avanguardia artistica fondato dalle acquerelliste Rita Abatini e Stefania Camilleri e dal poeta Raimondo Venturiello nuove opere d’arte fruibili in modalità multisensoriale.
I’incontro tra gli artisti ha avuto questa volta come tema il SOGNO.
L’atmosfera in cui avviene il riconoscimento da parte dei “Sinestesisti” delle coincidenti spinte emozionali e delle associazioni di immagini mentali e sensazioni che permettono loro di esprimersi in uno stesso spazio tempo dell’anima in forme artistiche differenti è quasi stregata. Ognuno di loro sa di essere un cercatore di diamanti. I diamanti sono lì… basta trovarli. E l’intervento del fato che può contribuire al rinvenimento di legami emozionali condivisi fra varie espressioni artistiche rende ancora più affascinante la ricerca che si snoda tra confronti, discussioni, un altruistico ascolto, un’accoglienza dell’altro ed una osservazione che molto poco ha del razionale.
I partecipanti alla ricerca delle mezze mele hanno metabolizzato suoni, parole ed immagini per scoprire quello che nessun processo razionale né alcuna spiegazione può descrivere: l’individuazione della complementarietà fra opere d’arte. Non più, quindi, una connessione di dipendenza tra poesia ed immagine come, ad esempio, per le liriche di Goethe, illustrate attraverso i disegni di famosi artisti, ma una “unicità della matrice ispirativa interiore che assume forme esteriori diverse e tra loro integrabili”. Come ha notato Michele de Gaetano “Con l’avvento delle avanguardie del primo Novecento, i confini fra poesia e pittura non sono sempre chiaramente definibili. Nei calligrammi di Apollinaire, le parole del testo si dispongono in figure di oggetti, ne determinano la forma, come farà successivamente Pasolini con le poesie in forma di rosa. Nel Palombaro di Govoni, parole e disegni si accompagnano reciprocamente, si illustrano a vicenda. In tutti questi casi, la parola è sempre strettamente congiunta all’immagine. Ma ciò che nelle avanguardie è avvertito come trasgressione, come rottura con la tradizione, come provocazione, nel “progetto del Sinestesismo Creativo” diventa affermazione dell’unità delle arti, fusione di sensazioni di diversa origine sensoriale, corrispondenza analogica”.
Tre sono state le espressioni di questi itinerari dell’animo che il nascente movimento artistico-culturale del “Sinestesismo Creativo” ha individuato nell’ ultimo incontro di artisti, letterati e critici che ne compongono il nucleo iniziale: la poesia di Niccolò Carosi “Migrazioni celesti” e la scultura “Sogno” dell’artista egiziano Abdel Kalik Yhia hanno ricevuto il riconoscimento di sinestesia della serata. Ma con certezza sono state individuate matrici ispirative comuni anche tra la lirica “Sogni proibiti“ di Maria Pia Sozzi e l’opera della pittrice Gina Marziale e tra “Il tulipano fiorito” dell’incisore Fatih Mika e la poesia “Er Sogno Blu” del poeta romano Mario Mori.
Il pensiero creativo libera la mente dalla stretta di una visione limitata ed attribuisce valore di libertà ed autonomia alle proprie scelte. Permette di non avere più paura e di scegliere quello che reputiamo bello anche il rischio di apparire anormali. Il pensiero creativo come assoluta scelta di autogoverno conferisce una libertà illimitata, un’ebbrezza che non può venire rinchiusa in schemi sociali né in gabbie reali. È assoluta garanzia di personale infinita libertà, di possibilità senza limiti spazio-temporali. E da quello che il Sinestesismo sperimentalmente sta dimostrando non ha barriere culturali.

MIGRAZIONI CELESTI
di Niccolò Carosi

Orologia l’attesa d’infinito rintocco.

Anche stasera sarà notte:
la vedrò sfilarsi abiti del giorno, indossare una tunica di stelle.

Vergine dalle sagittarie braccia,
Sfinge sepolta in queste mappe astrali, mi apparirai ancora una volta

lucente

nell’astronomia degli occhi, nello strabismo dei seni danzanti fra le
percussioni dell’universo.

Distanti le nostre labbra anni luce,
saranno amanti
oltre il tempo,
e non sapremo invecchiare.

sinestesismo124 01 07 - Il 
 “SINESTESISMO CREATIVO” ED IL SOGNO
Niccolò Carosi con la scutura “Sogno” di Abdel Kalik Yhia

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