Voci… voci lontane
di varie essenze
fermentano
dolorano
ma non cedono.
A raccontare sarà
il soffio che rimane
sussurro flebile
in pena d’incantamento.
Tra le labbra
un impeto quasi d’infanzia:
lo splendore dei denti
basterà
per tutta l’indecisione
di un tono vacillante
stupito fino alle ossa.
Un cielo anima
nell’anima
perdonerà
l’inchiostro mancato
i timidi appelli
in gola sperduti
e… la polvere
con indolenza confusa
a cenere estrema
senza benedizione.
Iole Chessa Olivares
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