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 TEATRO PIANGE UN GRANDE: ADDIO ALL'IRRIVERENTE E COLTO PAOLO 
 POLI

Irriverente, colto, pungente, trasformista, eclettico… ricco di stile e humour: questo è Paolo Poli, morto venerdì alle soglie degli 87 anni (era nato a Firenze il 23 maggio 1929).
Il sagace fiorentino non è stato soltanto un grande attore di teatro e televisivo, ma anche una forte personalità, a volte giudicata oltraggiosa del mondo dello spettacolo e in generale della cultura italiana.
“Addio Paolo Poli, la sua vita e la sua opera di artista libero e geniale sono un dono di amore per Firenze e per la cultura italiana”, ha scritto Nardella. “L’ultimo gesto di quel dono l’ha compiuto inaugurando con tutti noi l’indimenticabile riapertura, dopo vent’anni di abbandono, del Teatro Niccolini, la ‘sua’ casa – ha aggiunto Nardella -. Il destino ha voluto che l’ultima sua apparizione pubblica avvenisse nel cuore culturale e storico di Firenze, in un indimenticabile racconto della sua vita che oggi è diventato il suo testamento artistico”.
Accanto alla passione per la recitazione Paolo Poli ha coltivato anche quella per il canto, incidendo alcune canzoni e album.
A vent’anni gli inizi nel mondo della tv: partecipa ad alcune trasmissioni Rai con macchiette, favole, canzoni e prosa e nello stesso anno inizia gli studi universitari che riesce a portare a compimento, pur continuando ad esibirsi e arrivando negli anni a portare i suoi spettacoli in giro per i palcoscenici d’Italia.
Poli è stato uno dei primi artisti e personaggi pubblici a dichiarare la sua omosessualità.
Ha interpretato ruoli “en travesti”, da Rita da Cascia a Caterina dè Medici, formandosi nella Sua Firenze accanto agli amici d’infanzia tra i quali Beppe Menegatti e Franco Zeffirelli. (26 marzo 2016).

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Paolo Poli – Wikipedia

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