Gli Studenti sono la creta con la quale si creano i personaggi che interpreteranno i ruoli delle società future.
A loro, noi docenti, dobbiamo la nostra sussistenza in termini di elaborazione qualitativa del pensiero sociale.
Se il dovere professionale ci impone di motivare i nostri giovani alla ricerca di un mondo in cui vi sia spazio per tutti, il loro dovere è saper ascoltare disciplinatamente per riconvertire in elaborata passione la ricerca infinita del bene comune.
Lo studio delle “arti” è solo il trampolino di lancio del grande pensiero umano. Una volta librati nel cielo della sapienza occorre porsi con grande umiltà al servizio dell’uomo, con l’uomo e per l’uomo.
Non possono esserci mercati globali intelligenti, lì, dove il “profitto” scalcia la dignità umana e l’utilizzo del sapere tecnico/scientifico si pone al servizio dell’ingiustizia.
Individuare ed attuare nuove sinergie fra le diversità delle discipline e la loro applicazione sociale ed economica diviene dunque un monito ad ogni comportamento personalizzato che svantaggia gli ultimi e punisce i giusti. Un mondo di perseguitati non è utile a nessuno e frena la crescita.
Abbiamo l’obbligo di difendere e di accompagnare i nostri giovani verso il concetto di responsabilità “dell’agire indipendente” dalle tendenze del momento e dalle crisi epocali, lì dove si riscontrano i sovvertimenti dei principi della buona convivenza planetaria.
In ultima analisi desidero esortare gli intellettuali e i sapienti a non rifugiarsi in nicchie di privilegio ed invito le menti brillanti a non prendere le distanze dalla quotidianità.
Assumere palesemente posizione ed affermare il moto del loro pensiero vuol dire chiamare al dialogo, rompere il silenzio che la superbia impone e che la sindrome dell’incompreso partorisce. Lo studio, l’assimilazione, la metabolizzazione delle nozioni, l’impiego sperimentale o protocollare delle stesse, la creazione di nuove forme di realtà, la ricerca in generale…sono proporzionali alla spinta della passione di cui ci investiamo convinti di non esserci risparmiati.
Il nostro scopo è traslare la conoscenza nell’intierezza dei dati storici per metterla a disposizione delle future opportunità di benessere globale.
Il cancro dell’ignoranza può essere battuto solo a colpi di pulizia intellettuale e comportamenti responsabili. La mappa del “buon futuro” può nascere solo dal lavoro rigoroso di una collettività coesa. Nessun singolo potrebbe fare altrettanto.
Il buon maestro è colui che indica la via non colui che la impone.

Anna Rossi
Rsponsabile Relazioni Esterne O.N.E.R.P.O.

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Discorso di accoglienza agli studenti di Business English del “Progetto Apollo” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università L.U.M.S.A di Roma.

L’uomo e il territorio

Il mondo degli scambi è un mondo in cui l’approccio con le diversità culturali, religiose ed economiche deve permettere lo sviluppo sociale nel rispetto dei tempi e dell’attenzione alla tradizione storica . Oggi stiamo assistendo ad un’interpretazione della globalizzazione che è la negazione del riconoscimento-plebiscito della sovranità spirituale a favore di una sconsacrazione del senso di responsabilità del potere di Stato.
L’attenzione che l’elemento orientale ribadisce circa la sacralità dei comportamenti umani in quanto “effetto esecutivo” della divina volontà, dovrebbe farci riflettere sulla improrogabile necessità di dialogo fra le genti. La convivenza religiosa ritengo sia la più facile da affrontare, (Federico II ne è la testimonianza per eccellenza), purchè affiancata da leggi che ne regolino la Ragion di Stato.
Il significato esoterico del hadith secondo cui “il cuore del credente sta tra le due dita del Misericordioso” ha la forza dell’idea eterna del Cristo nel” Io sono la Via, la Verità, la Vita”
Tutti possono sperare di librare in alto con lo spirito, ma non tutti sono in grado di gestire il concetto di sopravvivenza sotto il profilo del Business.
Gli uomini del nostro tempo, non riuscendo ad amministrare i debiti di un’economia mondiale molto discutibile, sono costretti a subire i fantasmi ossessivi della razza, della religione, della pelle… della povertà….
Il futuro ha bisogno di uomini e donne all’altezza dell’Idea e servitori del Bene Comune, uomini che non avranno paura del criterio della differenza ma bensì ne faranno tesoro di integrazione ed arricchimento lì dove il vuoto dell’ignoranza o la necessità sociale ne richiederà ausilio.
La storia è memore degli eventi che ne hanno accelerato il corso ma anche di quelli che lo hanno rallentato… l’attenzione particolare agli scenari del passato sia dunque il motore di ricerca al riconoscimento del confine che separa l’uomo dal profitto e nello stesso tempo lo rende sovrano della sua individualità.
L’obbedienza all’indifferenza conduce inevitabilmente alla bestialità partoriente del demone della schiavitù… il territorio su cui poggiate il vostro piede è lo stesso sul quale viene esercitato il potere di qualcun altro… abbiatene cura di questo o quello spazio, difendetelo, rendetelo accogliente per l’ospite, amatelo come si ama la propria casa…. abbellitelo con elementi nuovi in grado di tradire la Vs capacità di Comunicazione .
Un buon Business senza sottocodici è come un libro strappato.
Un buon studente senza capacità di analisi è uno studente a metà. Buon lavoro a tutti!

Docente di Business Language: Prof. Rossi Anna

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