di Silvia Terribili
Con questo intervento, Silvia Terribili inizia la sua collaborazione con Italia chiama Italia
Sono veramente grata a Ricky Filosa perché mi ha invitato a scrivere per la sua testata Italiachiamaitalia, conoscendo perfettamente la mia filosofia dipietrista e antiberlusconiana di indipendente di sinistra ultrabertinottiana.
Il tema cui accennerò solo brevemente oggi è : il velinismo segno dei tempi.
Mi piace studiare questo fenomeno, innanzitutto perché cerco umilmente di studiare i fenomeni di massa, quelli forse più lontani dalla mia vita, ma molto più vicini al mondo reale. Del resto, uno dei grandi pensatori del novecento, che sto riscoprendo adesso, Antonio Gramsci, studiava attentamente tutto quello che riguardava questo tipo di fenomeni e in particolare gli interessava capire le motivazioni dell’uomo medio.
«Ogni blocco storico, ogni ordine costituito ha i suoi punti di forza non solo nella violenza della classe dominante, ma anche nell’adesione dei governati alla concezione del mondo che è propria della classe dominante» così il grande Antonio.
Mutatis mutandis, io penso al popolo delle decine di milioni di italiani che oggi impara solo dalla TV, che viene quotidianamente plagiato dalla violenza «dolce e colloidale » di Mediaset, nonchè dalla sua ormai quasi epigona RAI.
Quel popolo che quindi inconsciamente aderisce e si identifica nel mondo finto di Mediaset.
Qual è l’elemento più importante di attrattiva di queste televisioni banali e degradate ? Ma su, diciamocelo, sono le belle ragazze. Io stessa, violentandomi a vedere un film di Boldi & De Sica, una delle ennesime Vacanze in India credo, mi sono divertita solo per 4 minuti, quando la velina ha fatto la danza e lo spogliarello. Per il resto il film non era solo brutto, semplicemente non esisteva tanto era irrilevante.
Mi piace stuzzicare sul velinismo i miei amici, uomini e donne. Mi piace rivolgere a tutti la domanda impertinente : «ma a te, sinceramente, ti piacciono le veline?»
C’è una tipologia di intellettuale, orientato a sinistra, intelligente, che mi risponde onestamente e con un bel pizzico di provocazione: « sì, le guardo e mi eccitano » . Ecco questa è la risposta che mi piace. Il maschilista sincero, che preferisco di gran lunga al femminista ipocrita. E questa tipologia di persona poi insiste nell’affondare il coltello nella ferita. «Certo le veline mi piacciono e tu, con le tue crociate antivelinismo, sei solo gelosa!»
Ha ragione, ha maledettamente ragione. Io, come donna matura, sono gelosa delle belle ragazze che i miei coetanei maschi guardano. Non potete immaginare che senso di liberazione che mi dia poter affermare questa cosa in pubblico.
Certo poi, mi metto a riflettere e penso alla tipologia -velina- e mi chiedo fino a che punto questa donna esista nella realtà. E fino a che punto è giusto accettare supinamente questo immaginario femminile imposto dalla TV. E poi, anche ammesso che il modello -velina- esista, è questo il modello a cui aspirare ? Perché una ragazza dovrebbe desiderare di essere velina per piacere? E perché la logica televisiva vorrebbe farmi credere che a una bella ragazza di vent’anni (magari con talento di attrice o di show girl) deve piacere un cinquantenne tipo Gerry Scotti?
Questo non è possibile. Sono stata ragazza anch’io e mi ricordo di quando mi guardavano i ragazzi e i loro padri quarantenni. Beh, dei padri io avevo quasi paura…
è normale che a una donna di 20 anni piaccia un suo coetaneo! Quindi la situazione rappresentata nella fiction degli spettacoli con veline è quanto di più irreale e finto esista. E quello che è ancora più triste è che le veline vengono generalmente considerate delle prostitute, che si vendono per i soldi, la fama o le prospettive di entrare nel business dello spettacolo.
Le donne vere in realtà crescono e hanno 30, 40, 50 e 60 anni o anche più, e perché dovrebbero sentirsi escluse dalla sfera dell’eros? Perché dovrebbero smettere di essere dei modelli di femminilità ? La vita continua fino alla morte. La vita ha bisogno di eros e ha bisogno di coltivare il gusto del gioco dell’attrattiva anche erotica e sessuale. Limitando il modello femminile solo alle donne giovanissime, escludiamo dalla partita una fetta grandissima di donne che potrebbero svolgere un ruolo molto importante da protagoniste della vita. La stessa cosa vale per l’uomo, anche se il modello televisivo vorrebbe farci credere che il cinquantenne piace di più della cinquantenne. Io non ci credo per niente.
Se uno non è ricco o potente o un conduttore televisivo non può certo permettersi di avere una velina, si deve accontentare di sua moglie o di una sua coetanea.
A questo punto entra in gioco la fiction pura, la velleità, il guardare la bellezza che si è perduta o che non è avuta mai. E su questo fa leva Mediaset, sopperendo a un naturale istinto di guardonismo, che peraltro io trovo molto comprensibile e fisiologico. Ci si scarica, ecco, si guarda uno spettacolo softporno e ci si rilassa. Che male c’è ?
Quello che invece trovo sbagliato è che la televisione abbia perso completamente il senso del bello, dell’opera dell’autore, dell’enterteinment artisticamente valido e che punti esclusivamente al condimento di pietanze sciape con massicce dosi di ballerine.
Perché le serie televisive sono così noiose, perché le sceneggiature sono inconsistenti, perché gli attori e le attrici che vanno in Tv sono spesso i peggiori, perché anche nel teatro lavorano le veline e le brave attrici stanno a casa, perché si fanno film come Ti amo di Pieraccioni, in cui le attrici sono tutte insignificanti e stereotipate e gli attori sono macchiette di se stessi?
Perché si è perso il gusto dello spettacolo, perché tutti sono convinti che il modello Mediaset sia vincente e perché nessuno si impegna per fare di meglio ?
Il velinismo è il nuovo oppio dei popoli, mi piace dire parafrasando Marx, e mi piace ripeterlo soprattutto a quell’intellettuale di cui parlavo prima, quel maschilista sincero che mi dice che «con la poesia non si imbroccano fanciulle».
Si sbaglia, si sbaglia di grosso. E glielo dimostrerò.
Spero.
Silvia Terribili – Italia chiama Italia
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Il commento del Direttore
Carissima Silvia,
non mi deve ringraziare. Sono io , invece, che la ringrazio per avere iniziato con noi una collaborazione esclusiva. Lo apprezzo moltissimo. Le diversità delle nostre idee non possono far altro che arricchire il dibattito, ed offrire ai lettori punti di vista differenti sui quali poi ragionare da soli, e crearsi una propria idea. Grazie davvero, Silvia.
Mi consenta di aggiungere anche che sono d’ accordo su tutto ciò che ha scritto in questo pezzo, e anzi le voglio fare una confessione. A me , come uomo, le veline piacciono molto! Come poter dire di no a delle ragazze così belle, che ballano e si muovono come poche altre fanno? Tuttavia, non credo che mi fidanzerei mai con una di loro: starei con una velina una notte, forse una settimana, ma poi sono sicuro che scapperei. Queste ragazze sono innamorate solo di se stesse, e innamorarsi di una velina sarebbe per me un errore gravissimo.
Però, una notte o una settimana con Thais,… non mi dispiacerebbe affatto!
Ricky Filosa – Italia chiama Italia
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