Roma, 11 maggio 2004
Care amiche e Cari amici,
Il voto europeo del 13 giugno può apparire lontano dai nostri interessi quotidiani ma va preso molto sul serio. E’ un’occasione per mandare al Parlamento di Strasburgo persone che vogliono impegnare l’Europa in un vero ruolo di pace. L’Europa può rafforzare il primato delle Nazioni Unite contro il principio della guerra preventiva, per una lotta al terrorismo internazionale che non combatta i popoli e le religioni, per costruire un diverso equilibrio tra paesi ricchi e poveri.
Ma in questo compito storico si deve affermare un’Europa dei diritti, orgogliosa della tradizione del suo stato sociale, basato sul dialogo e la solidarietà; e si deve sconfiggere l’Europa del neoliberismo che favorisce l’egoismo dei forti e nega il futuro ai giovani.
L’Italia attuale è assai distante dalla realtà della democrazia europea. In nessuno dei paesi del continente il potere politico è in mano a un individuo, imputato di corruzione della magistratura, che riunisce in sé una parte consistente del potere economico e la quasi totalità del controllo sui principali mezzi d’informazione.
Negli ultimi mesi la sua maggioranza parlamentare ha iniziato a demolire la Costituzione, secondo un disegno che, indebolendo il Parlamento e il Presidente della Repubblica, rischia di vanificare la natura della Repubblica parlamentare e consegnare tutti i poteri sostanziali a una persona sola.
Il voto europeo è dunque anche un’occasione per difendere la democrazia italiana. In questo compito di civiltà ci siamo impegnati negli ultimi anni in modi diversi ma con obbiettivi comuni. L’Italia dei Valori ha difeso con grande impegno la legalità, i movimenti hanno saputo costruire una nuova mobilitazione popolare. Oggi ci troviamo insieme per portare nel Parlamento europeo le voci originali e costruttive della società civile.
Queste si sono già fatte sentire nelle recenti elezioni spagnole: la menzogna del potere è stata punita dal popolo. Cara elettrice, caro elettore, anche tu con il voto europeo alla nostra lista e ai nostri nomi hai la possibilità di dare il tuo contributo personale a guarire la malattia della democrazia italiana e a costruire un’Europa più giusta.
Per ogni ulteriore informazione circa le ragioni del nostro comune impegno in politica e per l’Europa puoi contattarci via e-mail:
Antonio Di Pietro (e-mail: [email protected])
Francesco “Pancho” Pardi (e-mail: [email protected]).
Cordialmente,
Antonio Di Pietro – Francesco “Pancho” Pardi
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