Foto: fornita da Gianandrea Gaiani
In Italia si parla continuamente di immigrazione, un tema cruciale e allo stesso tempo avvolto da miti e tabù. Usare termini come “immigrato illegale” o “clandestino” è spesso ritenuto sbagliato, se non addirittura razzista. Immigrazione, ora in un libro tutto quello che non si osa dire in Italia. “Immigrazione, tutto quello dovremmo sapere” è il titolo di un libro scritto a sei mani, decisamente politicamente scorretto, che in 80 pagine analizza il fenomeno dell’immigrazione a 360 gradi. Il saggio scritto da Gianandrea Gaiani, Gian Carlo Blangiardo e Giuseppe Valditara non è contro l’immigrazione, è un testo che spiega la differenza fra l’immigrazione legale e quella illegale, fra quella positiva e quella negativa. Caratterizzato da una scrittura efficace e leggera, il libro offre un’analisi completa del fenomeno, trattando l’aspetto della sicurezza e dell’integrazione, rivolgendo anche uno sguardo alla storia. Sondaggi, inchieste, riferimenti storici, ma non solo, ai lettori verranno proposte inoltre delle soluzioni al problema dell’immigrazione illegale. Il libro edito da Aracne Editore è già disponibile on line in formato pdf e nelle librerie. Sputnik Italia ha raggiunto per un’intervista in merito Gianandrea Gaiani, uno degli autori del libro, giornalista, direttore di Analisi Difesa. – Sull’immigrazione in Italia esistono tanti tabù. Gianandrea, il vostro libro è molto politicamente scorretto, possiamo dire che rompe gli schemi in un certo senso?
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