dall’antologia collettiva “Rosso da camera”
Giulio Perrone editore, marzo 2012
Francesca Santucci
Col cuore in affanno
nello scrigno
della memoria
vado frugando.
Vago fra i fantasmi
del passato e m’affatico
a decifrare l’antico enigma
(assillo quotidiano):
perché se ne partì?
Per un istante
fra le braccia della sera
mi rianima il suo pensiero.
Le lacrime
segrete allora ingoio
intanto che sprofondo
nella notte del sogno:
il buio ad altro buio
mi convita.
Resto in attesa
di quell’ultima alba
che non avrà tramonto
e tutto il resto ancora è amore
che nel silenzio
solitario si consuma.
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