La Gran Bretagna si piazza al primo posto in uno studio che ha esaminato i linguaggi in 5 continenti. Gli italiani secondi. E poi c’è un popolo per cui il grazie non esiste
di Luigi Ippolito, corrispondente da Londra
In Inghilterra non c’è interazione sociale che non si trasformi in un balletto di «thank you», grazie: la mattina andando a comprare i giornali, al supermercato allungando i sacchetti della spesa, anche a lezione di yoga sistemando i tappetini per terra. E se qualcuno pure qui grida all’imbarbarimento della vita pubblica, con le liti sulla Brexit e il primato di omicidi a Londra, ci sarà sempre qualcuno altro che risponderà «thank you»
Gentilezza italica
Adesso la cosa è scientifica. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista della Royal Society Open Science, i ricercatori che hanno esaminato i linguaggi attraverso cinque continenti hanno potuto stabilire che nessuno esprime gratitudine più di quanto fanno i britannici. Ma la vera sorpresa è forse il testa a testa con gli italiani, che si piazzano secondi in classifica, a un soffio dai cortesissimi inglesi. Nonostante le risse politiche, i talk show trasformati in giochi gladiatori, le contumelie a profusione sui social media, ce la battiamo alla pari con i campioni mondiali della gentilezza pubblica (almeno a parole).
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