In quale mare
le nostre braccia in sincronia
hanno attraversato il Tempo,
nuotando fluide e leggere?
In quale sogno
i nostri occhi chiusi
hanno percorso
il filo dell’Infinito,
raggiungendosi al mattino
in sorrisi tiepidi e serrati?
In quale attimo
se non in questo
affonderemo nella palude
trascinando con noi
il bosco sacro
ed i semi amari
della resurrezione.
Fausta Genziana Le Piane
Commenti