Il 1 dicembre a Mantova, nell’ambito della rassegna artistica “Rintracciarti”, c’è stato un ricordo di Anna Politkovskaja patrocinato dal gruppo mantovano di Amnesty, di cui faccio parte. La relatrice ci ha parlato di Studi senza frontiere, versione italiana di Etudes sans frontiéres, nato a Parigi nel 2003 dopo gli articoli della Politkovskaja sulla Cecenia. Visto che l’associazione è a Roma, segnalo il sito: www.studisenzafrontiere.org
In sintesi daranno l’opportunità a giovani provenienti da zone disastrate di studiare all’università qui in Italia, per tornare al loro paese con un bagaglio di conoscenze necessario per ricostruire quello che è stato distrutto. Per ora si occupano di studenti ruandesi e ceceni. E’ un modo per non far morire del tutto quello che la Politkovskaja ha fatto nascere con i suoi articoli, cioè un piccolo faro sulla situazione del Caucaso dimenticata da media e governi occidentali, anche a causa della questione energetica e dell’approvvigionamento del gas. In primavera contiamo di ospitare a Mantova due studenti ceceni ad una conferenza sulla loro situazione ancora perdurante di gravi violazioni dei diritti umani.

Caterina Di Francesco

Categorizzato in:

Taggato in: