Per me il femminismo è una questione di giustizia. Sono femminista perché voglio vivere in un mondo più giusto.
Sono femminista perché voglio vivere in un mondo in cui nessuno dica mai a una donna che cosa può o non può fare,
che cosa deve o non deve fare, solo perché è una donna.
Voglio vivere in un mondo in cui gli uomini e le donne siano più felici, in cui non siano vincolati dai ruoli di genere.
Voglio vivere in un mondo in cui gli uomini e le donne siano davvero alla pari, e per questo sono femminista.
“Difficile che a 16 anni io sapessi che cosa significava la parola ‘femminista’”, confessa Chimamanda Ngozi Adichie, la scrittrice nigeriana che ha ricevuto diversi premi per opere come Metà di un sole giallo e Americanah. “Però ero femminista”, aggiunge convinta.
L’ultimo libro di Adichie è Dovremmo essere tutti femministi, un saggio intimo che parla di politica della sessualità, di costruzione del genere e delle esperienze personali dell’autrice in quanto donna africana (è uscito sul numero 1079 di Internazionale). Il testo, un adattamento di una conferenza Ted tenuta da Adichie nel 2013 che nel frattempo ha avuto più di due milioni di visualizzazioni su YouTube, è sia una narrazione sentita sia un appello all’azione femminista al livello globale (Amy X. Wang, Quartz, Stati Uniti)
Per me il femminismo è una questione di giustizia. Sono femminista perché voglio vivere in un mondo più giusto. Sono femminista perché voglio vivere in un mondo in cui nessuno dica mai a una donna che cosa può o non può fare, che cosa deve o non deve fare, solo perché è una donna. Voglio vivere in un mondo in cui gli uomini e le donne siano più felici, in cui non siano vincolati dai ruoli di genere. Voglio vivere in un mondo in cui gli uomini e le donne siano davvero alla pari, e per questo sono femminista.
(continua a leggere) In Svezia tutti i sedicenni riceveranno una copia del manifesto femminista di Chimamanda Ngozi Adichie
Commenti