da www.italiadonna.it
fonte: Ansa

Uno strumento che può essere utile agli amministratori locali, ma anche alle imprese e ai privati cittadini: la ‘Guida alla concertazione di politiche di pari opportunità e conciliazione vita e lavoro’, realizzata nell’ambito del progetto ‘Slalom’, suggerisce i criteri, attraverso i quali arrivare a conciliare gli impegni professionali con la vita familiare. ”Le pari opportunita’ non sono solo una questione di donne – ha sottolineato Carla Olivieri, responsabile segretariato Progetto Slalom – ma riguardano i sistemi economico-produttivi, istituzionali e socio-culturali del territorio”.
E’ necessaria, pertanto, si legge nelle prime pagine della guida, ”una concertazione ovvero una forma di dialogo e di confronto tra istituzioni, autonomie territoriali e soggetti privati”. Lo scopo della guida è proprio quello di riunire e diffondere i modelli di concertazione in materia di politiche di pari opportunità e conciliazione dei tempi, emersi dai progetti di Equal Azione 3, ‘Donne, Media e Telecomunicazioni’, ‘Tenere il tempo’ e ‘Acrobate’, realizzati rispettivamente in Puglia, Piemonte e Lombardia, a sostegno del progetto ‘Slalom’.
Dal confronto delle diverse esperienze emerge innanzitutto l’ideazione di nuove figure professionali, come l’animatore di conciliazione vita e lavoro, il mediatore digital divide e la tata sociale. Nello specifico, l’animatore di conciliazione è formato per promuovere concrete politiche di conciliazione vita-lavoro; la tata sociale è una figura che facilita i processi di condivisione delle responsabilità all’interno del nucleo familiare e il mediatore digital divide ha l’obiettivo di aumentare tra la popolazione femminile e maschile le occasioni e la capacità di utilizzo dei moderni sistemi di informazione multimediali e telematici. In secondo luogo, si avverte la necessità di costruire un sistema di indicatori, per rivelare bisogni ed esigenze tipiche del territorio, visto che, come ha spiegato Patrizia Marin, esperto Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, ”è prioritario conoscere per intraprendere”.
La guida, inoltre, riporta le norme inerenti alle pari opportunità: dalla legge 53 per il sostegno della maternità e paternità alla legge 215 sull’imprenditoria femminile.
L’ultima parte è un glossario di tutti i termini relativi alle pari opportunità. Si spiega il significato di parole come ‘congedo parentale’, quello previsto per i lavoratori e lavoratrici dopo la nascita o l’adozione di un bambino e come ‘mainstreaming’, l’integrazione sistematica delle situazioni, delle priorità e dei bisogni rispettivi delle donne e degli uomini in tutte le politiche, al fine di promuovere la parità tra uomo e donna.

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