Nuova Delhi, 25 ago. – (Adnkronos/Aki) – Un numero sempre piu’alto di donne nel Kashmir indiano, e in particolare nella provinciadi Jammu, nel nord del Paese, subirebbe quotidianamente soprusi e atti di violenza da parte di militanti islamici musulmani clandestini. Lo riporta il quotidiano indiano ‘Economic Times’, secondo il quale molte donne sarebbero costrette, quotidianamente, a sposarsi con guerriglieri islamici di passaggio nella regione, spesso in seguito a episodi di stupro. Il fenomeno riguarderebbe soprattutto le aree piu’ rurali del Kashmir indiano, dove centinaia di ragazze sarebbero state vittime di violenze, costrette – in molti casi sotto la minaccia di armi da fuoco – a sposarsi con i militanti.
”I guerriglieri in questione sono in fuga e non avrebbero modo di trovare una compagna, se non con la forza”, ha dichiarato una delle vittime all’ ‘Economic Times’. ”La decisione di sposare le donne che violentano e’ legata alla loro religione: per non farsi un ‘cattivo nome’ regolarizzano l’unione, ma si tratta pur sempre di stupro”. Nel caso in cui i militanti rimangano uccisi in battaglia – scrive ancora il quotidiano – le mogli indiane ‘passano’ automaticamente a un altro combattente appartenente alla stessa fazione islamica.
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