Novartis perde il ricorso per ottenere il brevetto

fac - INDIA: 
 OK AL FARMACO ANTI-CANCRO LOW COST

Il colosso farmaceutico svizzero: “Così si scoraggia la ricerca”
La Corte Suprema indiana ha rifiutato la richiesta di brevetto depositata dall’azienda farmaceutica per la nuova versione del farmaco salvavita Glivec. La sentenza rappresenta una vittoria per l’industria indiana dei medicinali generici

Nuova Delhi (India), 1 aprile 2013 – La Corte Suprema indiana ha rifiutato la richiesta di brevetto depositata dall’azienda farmaceutica Novartis per la nuova versione del farmaco salvavita Glivec contro la leucemia. Secondo il massimo organo giudiziario, infatti, si tratta della semplice modifica di un prodotto precedente ma le sue proprietà non sono cambiate. Il colosso svizzero era impegnato in questa difficile battaglia legale dal 2006.
Per ottenere un rinnovo del brevetto, che era stato approvato nel 2005 (quando erano ancora in vigore le vecchie leggi in materia), Novartis ha sostenuto che il farmaco è stato rinnovato in modo da permettere un più facile assorbimento per i pazienti. L’autorità di Nuova Delhi ha invece stabilito che la legge uscita poco dopo impedisce quella che viene definita la pratica dell’”evergreening” (in cui rientrerebbe il nuovo Glivec), ovvero il rinnovo continuo del brevetto facilitato da cambiamenti minori e non sostanziali.
La sentenza rappresenta una vittoria per l’industria indiana dei farmaci generici da 26 miliardi di dollari, che fornisce medicinali economici a milioni di persone nel mondo. L’atteso verdetto permetterà ai gruppi farmaceutici indiani come Cipla e Rambaxy di continuare a produrre la versione generica del medicinale usato per trattare una rara forma di leucemia.
Secondo l’avvocato per i diritti Anand Grover, una sentenza simile potrà aiutare i poveri a ottenere cure accessibili, grazie alla disponibilità di versioni generiche di farmaci salvavita. Un mese di trattamento con il Glivec costa circa 2.600 dollari, mentre la ‘copia’ indiana è venduta a 175 dollari.

LA REPLICA DI NOVARTIS – Di diverso avviso, ovviamente, Novartis, secondo cui la decisione della Corte suprema indiana “scoraggia la ricerca di farmaci innovativi, essenziale per l’avanzamento della scienza medica al servizio dei pazienti”. “A Novartis non è mai stato riconosciuto un brevetto originale per Glivec in India. Siamo fermamente convinti che le innovazioni originali debbano essere riconosciute e tutelate da brevetti al fine di incoraggiare gli investimenti nell’innovazione medica, in particolare nel caso di bisogni clinici insoddisfatti”, ha detto Ranjit Shahani, vice chairman e managing director di Novartis India Limited.
Shahani ha ricordato che il Glivec è “fornito gratuitamente al 95% dei pazienti indiani”, nell’ambito delle iniziative dell’azienda svizzera per garantire l’accesso a farmaci salvavita alle fasce povere della popolazione. Secondo la Novartis, però, la sentenza rischia di ”ostacolare i progressi medici nelle patologie per le quali non sono ancora disponibili opzioni terapeutiche efficaci”.

MEDICI SENZA FRONTIERE – “Questo non significa che non saranno più concessi brevetti. Le autorizzazioni continueranno a essere concesse in India, ma certamente l’abuso di ottenere più brevetti per lo stesso farmaco sarà fermato”. E’ il commento di Leena Menghaney di Medici senza frontiere. La conseguenza del verdetto sarà che i prezzi dei farmaci salvavita scenderanno, mentre un numero maggiore di compagnie potrà produrre versioni generiche. “Lo abbiamo visto succedere con le medicine contro l’Hiv, dove il costo dei trattamenti è sceso da 10mila dollari a 150 dollari all’anno. I costi delle cure per il cancro sono scesi del 97% nel caso di moti farmaci”, ha aggiunto Menghaney . “Questa decisione – ha aggiunto – è incredibilmente importante. La sentenza della Corte suprema salverà molte vite nei prossimi decenni”.

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