Come l’aria,
sfuggente,
impenetrabile,
così tristemente sospinta dal cielo
a sfiorare le aride cose del mondo,
così…
vola la mia anima
in inquieto pellegrinaggio di volti e voci,
e come eco lontana rimbalza a me,
che posso udire il suo sommesso esistere.
Gabriella Manzini
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