La Madonna islamica di Pescara
Fatou Gaye, studentessa 19enne originaria del Senegal, innamorata di Justin Bieber e dell’informatica, scelta per interpretare Maria nel presepe vivente di Pescara : «Ho chiesto l’autorizzazione a papà e lui mi ha detto sì: l’amore appartiene a tutti»
di Nicola Catenaro
PESCARA – «La scuola me lo ha chiesto e io ho accettato, ma non c’entra niente la religione. È un fatto culturale», ripete Fatou Gaye, una studentessa musulmana di quasi diciannove anni (li compirà a febbraio) proveniente dal Senegal. Quest’anno è stata lei a vestire i panni della Madonna nel presepe vivente organizzato a Pescara dall’istituto tecnico Aterno-Manthoné con la partecipazione di altre scuole locali. L’anno scorso aveva già partecipato nel ruolo di una figurante al seguito dei re Magi e, quando la sua foto era finita sui giornali locali, l’aveva nascosto al padre, che appartiene a una famiglia molto rispettata nella comunità religiosa d’origine e ha un imam tra i suoi parenti stretti. «L’avevo detto alla mamma ma non a papà – precisa Fatou – ma perché non pensavo né volevo che la mia partecipazione al presepe richiamasse tanta attenzione o suscitasse polemiche. Quest’anno la coordinatrice, Franca Minnucci, mi ha chiesto di interpretare la Madonna, una figura positiva. Io ho accettato, anche con il consenso di mio padre, per lo stesso motivo. È un fatto culturale e la pace e l’amore appartengono a tutti, musulmani e cristiani
(continua a leggere) Io, musulmana e fiera di essere… – Corriere.it
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