Nojoud viene dallo Yemen. Ha solo dieci anni, non è che una bambina. Una bambina divorziata. Perché anche se ha un lieto fine, questa non è una favola. È la storia di una battaglia, invece. La storia di una bambina che, in un paese in cui le donne sono spesso schiave inermi, ha saputo combattere con il cuore e il coraggio di una leonessa. Costretta a sposare un uomo che non aveva mai visto, un uomo di trent’anni, quando lei non ne aveva che otto, ha dovuto dimenticare i giochi, la scuola, i sogni. Ha conosciuto ciò che un’infanzia non dovrebbe mai conoscere: la paura e la vergogna. Imprigionata tra quattro mura, picchiata, violata, Nojoud ha pianto fino a non avere più lacrime. Ma nessuno la ascoltava. Ha supplicato suo padre, sua madre, sua zia. “Non possiamo fare niente. Se vuoi, vai in tribunale da sola” le hanno risposto. Così, una mattina, Nojoud è scappata dalla sua casa-prigione. Si è incamminata da sola verso il tribunale di Sana’a. Si è ribellata alla legge degli uomini. Ha chiesto il divorzio. In un paese in cui oltre la metà delle spose sono bambine tra gli otto e i dieci anni, Nojoud ha trovato il coraggio di dire no.
La storia di Nojoud: http://it.wikipedia.org/wiki/Nojoud_Ali
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