Scegliere, anzi rifiutare
Progetto della Provincia di Genova per stimolare
la capacità di osservazione e di valutazione dei messaggi pubblicitari
Elena Ribet

pubbli - IO 
 SCELGO - RIFIUTO LA PUBBLICITA' DISCRIMINANTE

“Io scelgo – Rifiuto la pubblicità discriminante” è il progetto promosso dalla Provincia di Genova, Assessorato alle Pari Opportunità, per stimolare una comunicazione rispettosa dell’immagine e dei ruoli di genere e l’attenzione di donne e uomini sui contenuti culturali della pubblicità, stigmatizzando l’uso di stereotipi negativi. Nato per volontà dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Genova, il progetto è in pieno svolgimento.
Al convegno di presentazione “Oltre l’immagine: discriminazioni e stereotipi di genere nella pubblicità” hanno partecipato, fra i relatori, il prof. Marco Vimercati, che ha approfondito i temi di identità biologica, ruoli e stereotipi, e Ico Gasparri, autore di “Chi è il maestro del lupo cattivo?” che con le sue 4000 fotografie documenta oltre 300 campagne pubblicitarie. Presenti anche rappresentanti di istituzioni, associazioni, comuni, enti locali e singoli cittadini.
“È un segnale interessante e che apre la strada alla costruzione dei laboratori di idee e dei focus group” spiega Marina Dondero, Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Genova. I laboratori sono rivolti ad associazioni di donne e consumatori, a enti, sindacati, insegnanti, e a tutti quei soggetti che possano avere un interesse specifico su questi temi e che possano agire da moltiplicatori del progetto. I focus group, in fase di preparazione, coinvolgeranno giovani, studenti, casalinghe, lavoratori e lavoratrici, persone anziane, per capire la loro percezione del problema e stimolare una riflessione.
Il progetto si propone come occasione di confronto aperto a singoli, istituzioni, organizzazioni, imprese, pubblicitari, creativi, scuole, università, con l’obiettivo di stimolare la capacità di osservazione dei messaggi pubblicitari, di valutazione delle implicazioni sottese e di reazione ai contenuti formali e impliciti.
“È necessario lavorare su diritti e stereotipi a partire dalle scuole primarie e secondarie – spiega l’Assessora Dondero -. Nel convegno che si terrà in novembre verranno presentati i risultati delle ricerche e dei lavori svolti e si cercherà di dare continuità e operatività al tema delle discriminazioni. Ci auguriamo di poter coinvolgere anche pubblicitari e società, per allargare il ragionamento, aprire la discussione con chi costruisce la pubblicità e con i suoi destinatari, evidenziare le situazioni in cui cittadini e cittadine rifiutano un certo tipo di messaggi. Ci interessa una riflessione su mass media e comunicazione, sia per i casi eclatanti sia per quelli meno di impatto, ma che veicolano messaggi anche peggiori, perchè magari edulcorati e in apparenza meno aggressivi o brutali, visti con più simpatia pur essendo devastanti. La riflessione può essere ampliata agli scenari televisivi, al giornalismo, basti vedere lo spazio che si riserva alle opinioni delle donne e su quali argomenti”. Il progetto prevede alcune fasi operative con la realizzazione di un’indagine per raccogliere opinioni di categorie di soggetti, l’attivazione dei “laboratori di idee”, il coinvolgimento della cittadinanza chiamata a fornire il proprio punto di vista su messaggi pubblicitari offensivi, banalizzanti, stereotipati. Parte attiva del lavoro sono le studentesse dell’Istituto “Gobetti”, con l’elaborazione e somministrazione di un questionario sulla pubblicità di genere e una mappa concettuale per osservare l’evoluzione storica del fenomeno nelle sue manifestazioni, e la partecipazione di Valeria Annibali e Elena Pastorino, specializzande in Scienze Pedagogiche dell’Università degli Studi di Genova che stileranno la tesi di laurea (relatrice professoressa Emanuela Abbatecola) sugli stereotipi di genere in pubblicità e in televisione. E’ previsto inoltre un bando per progetti rivolti a scuole primarie e secondarie che promuovano un corretto approccio alla lettura delle immagini pubblicitarie.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità. La lotta contro gli stereotipi è considerata una delle azioni prioritarie dall’Unione europea, (art. 2 della decisione che istituisce l’Anno europeo per le pari opportunità per tutti 771/2006/CE), per costruire una società più solidale basata sul rispetto.
Chiunque può segnalare la pubblicità che ritiene offensiva o discriminatoria tramite l’apposita scheda, da richiedere telefonicamente o scaricare collegandosi al sito www.provincia.genova.it

Per informazioni: 010 5499521 oppure 010 5499507
(15 maggio 2007)

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