(Adnkronos/Aki) – Nella repubblica islamica, secondo dati recenti, un milione di donne mantengono da sole le proprie famiglie,mentre dal lavoro di un altro milione dipende principalmentel’economia familiare. ”Il ruolo attivo della donna nell’economia enel sociale, non corrisponde minimamente alla sua presenza nei ruolie posti chiave del paese”, ha sottolineato la Rakebi, che ha chiesto l’immediato riconoscimento alle donne del diritto di poter concorrere alle elezioni presidenziali, assumere ruoli determinanti nella magistratura e accedere a tutti i livelli dell’amministrazione pubblica.
Proprio nei giorni scorsi il Consiglio dei Guardiani, l’organismo non eletto che esamina la conformita’ delle leggi approvate dal Parlamento con la Sharia islamica, ha respinto la decisione del Parlamento di aderire alla convenzione internazionale per l’abolizione delle leggi che discriminano le donne. Secondo gli ayatollah conservatori, alcuni punti di questa convenzione, sarebbero in contrasto con la Sharia islamica. ”Oltre cinquanta paesi islamici
hanno aderito a questa convenzione, e non ci risulta che i punti in contrasto con la Sharia abbiano snaturato questi paesi e l’Islam”, ha detto la deputata riformista parlando al Parlamento di Teheran.

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