dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
martedì 13 giugno 2006

Maryam Rajavi lancia un appello alle donne e ai giovani iraniani in sostegno alle donne di Teheran nella loro lotta contro il regime dei mullah

CNRI – A 17.00, il 12 giugno. Migliaia di donne si sono raccolte in piazza 7 TIR (Reza’ï ha) per protestare contro la politica misogina del regime dei mullah. E successivamente sono state aggredite brutalmente da parte delle forze repressive del regime. Il numero dei dimostranti ha raggiunto i 6000. Le donne sottolineavano “stop a misoginia!”. Hanno anche scandito slogan: “libertà!” libertà! ” siamo esseri umani ma non abbiamo alcun diritto ” e ” vogliamo diritti uguali “.
Un numeroso gruppo di ragazzi e di ragazze ha raggiunto i dimostranti. La folla si estendeva fino alle vie adiacenti, compreso il viale Mir-Damad. Le forze di sicurezza dello Stato e degli agenti borghesi hanno incaricato i dimostranti. Hanno lanciato dei gas lacrimogeni prima di aggredire violentemente la folla a colpi di bastoni. Un centinaio di persone sono state arrestate e portate in autobus.
Maryam Rajavi presidente della repubblica eletta del Consiglio nazionale della resistenza iraniana, ha salutato le donne eroiche che si sono alzate per la libertà e l’uguaglianza ed ha convocato le donne ed i giovani iraniani a raggiungere le donne diTeheran che lottano per la libertà ed a sostenere le persone fermate. Ha qualificato la manifestazione, che ha avuto luogo nonostante un clima di repressione assoluta e degli sforzi del regime per impedirlo, di chiara indicazione del odio che portano le donne in Iran nei confronti di questo regime. Ha chiamato tutte le organizzazioni di difesa dei diritti umani e dei diritti delle donne di condannare la politica misogina dei mullah ad intraprendere un’azione urgente per ottenere la liberazione delle persone fermate.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

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