(ANSA) – TEHERAN, 12 GIU – Il Jeppeh-Mosharekat (Fronte per la Partecipazione), il maggiore partito riformista iraniano, ha protestato per l’intervento della polizia che il 12 giugno scorso ha disperso con la forza una manifestazione nel centro di Teheran in favore dei diritti delle donne, arrestando 70 persone. Al raduno erano presenti tra le 100 e le 200 persone che protestavano per le leggi discriminatorie nei confronti delle donne, tra le quali quelle che prevedono la poligamia e norme penalizzanti in caso di divorzio. Nella dichiarazione, pubblicata oggi dal quotidiano ‘Sharq’, il Mosharekat ”condanna l’intervento contro un raduno di cittadini che difendevano i diritti delle donne all’eguaglianza” e sostiene ”i diritti legali del popolo a tenere manifestazioni per esprimere le proprie opinioni”. Il governo, si legge ancora nel documento ”deve riconoscere gli sviluppi nel pensiero e nel ruolo delle donne nel Paese”. Molti degli arrestati, in maggior parte donne, sono stati
rilasciati negli ultimi giorni su cauzione, in attesa del processo. Tra loro, i giornalisti Jila Bani Yaqub e Bahman Ahmadi e Bahareh Hedayat, segretaria della sezione femminile del Tahkim-Vahdat, la maggiore organizzazione riformista degli studenti. Resta tuttavia in carcere un ex deputato riformista, Ali Akbar Mousavi Khoini, attualmente leader di un movimento denominato ‘Organizzazione degli istruiti’.

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