Washington, Adnkronos 22-DIC-09. Sono gia’ sette i militari americani di stanza in Iraq, quattro donne e tre uomini, che hanno subito provvedimenti disciplinari per aver violato l’ordine che vieta alle soldatesse al fronte di rimanere incinte. A fornire questi dati durante una conferenza stampa al Pentagono e’ stato il generale Anthony Cucolo, comandante delle forze americane nel nord dell’Iraq che ha emesso lo scorso novembre questo controverso ordine, come e’ stato rivelato nei giorni scorsi da “Stars and Stripes”, lo storico quotidiano dei militari indipendente dal Pentagono. “La conseguenza delle gravidanze e’ che le soldatesse lasciano in anticipo la loro unita’, sottraendo ad esse le loro capacita’” ha affermato Cucolo, difendendo il suo ordine che prevede provvedimenti disciplinari non solo per le soldatesse in stato di gravidanza ma anche per il “papa’”, anche se si tratta del legittimo coniuge, nel caso delle coppie che si trovano insieme al fronte. “La principale ragione per cui ho emesso questo ordine e’ stato il mio forte desiderio di mantenere la forza di combattimento in ogni modo possibile in una missione molto difficile e complessa” ha detto ancora difendendosi dal coro di critiche che gli sono piovute addosso il generale che guida le 22mila truppe che si trovano nel nord dell’Iraq, diventato tra le zone piu’ violente del paese. Nel caso che una soldatessa rimanga incinta mentre e’ al fronte, il regolamento prevede che rientri entro 14 giorni e venga sostituita. Ma l’avvicendamento e’ quanto mai difficile per le forze armate americane ormai ridotte allo stremo da otto anni di guerra all’estero, soprattutto in Iraq dove e’ avviato il ritiro e quando si dveono mobilitare nei prossimi sei mesi 30mila rinforzi da inviare in Afghanistan.
Articoli Correlati
JUVENTUS WOMEN, GAMA: “IL CALCIO FEMMINILE STA CAMBIANDO”
Questo articolo si legge in 1 minuti
NOTRE DAME DE PARIS, IL DOLORE DELLE STAR POSTATO SUI SOCIAL
Questo articolo si legge in 1 minuti
WHATSAPP SI UNIRA’ A MESSENGER E INSTAGRAM: ECCO LE NEWS SULLA FUTURA INTEGRAZIONE
Questo articolo si legge in 1 minuti
CASO CUCCHI, SVOLTA DELL’ARMA: “PRONTI A COSTITUIRCI PARTE CIVILE CONTRO CARABINIERI INFEDELI”
Questo articolo si legge in 1 minuti
Commenti