(ANSA) – NAPOLI, 26 OTT – ”Crescere nell’uguaglianza e superare le grandi differenze in Cile”: e’ l’obiettivo per cui si batte Isabel Allende. Un impegno ribadito stamani nel corso del convegno sul tema ”Democrazia, diritti, rappresentanza – valori universali nel mondo d’oggi”, tenutosi a Napoli nell’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino ed organizzato dai Ds.Figlia di Salvador Allende, parlamentare di un Paese in cui il presidente e’ una donna e in cui l’esecutivo e’ composto in egual misura da uomini e donne, ”la Allende – afferma Pina Orpello, coordinatrice regionale delle donne dei Ds – e’ un simbolo per il Cile che e’ un punto di riferimento democratico a cui l’Italia dovrebbe guardare per realizzare una vera democrazia paritaria”. ”L’elezione di Michelle Bachelet nell’ottobre 2004 – afferma Isabel Allende – e’ stato un evento senza precedenti nella storia dell’America Latina; per la prima volta, infatti, e’ salita al potere un presidente donna e socialista che aveva gia’
ricoperto ruoli chiave nei governi precedenti”. ”Questo – continua la Allende – le ha consentito di farsi apprezzare e di attirare i voti dei cileni che gia’ in un sondaggio pre-elettorale avevano manifestato maggiore fiducia in una donna nella guida del Paese. E’ pero’ un dato di fatto che se nella composizione di governo vi e’ uguaglianza, tale parita’ non e’ rispettata in Parlamento dove nella Camera dei deputati siedono 18 donne su 120 e nel Senato 2 su 38”. Tuttavia – e’ emerso dal
dibattito – si tratta di un inizio se si considera che il Cile dalla notte dell’11 settembre 1973 in cui mori’ Salvador Allende in seguito a un colpo di Stato, ha attraversato giorni bui finiti solo nel 1990
quando Pinochet fu deposto e sali’ al potere una larga maggioranza di centrosinistra. ”Pur accogliendo nelle sue file elementi eterogenei – aggiunge la Allende – la coalizione al governo ha adottato come suo slogan l’affermazione ”mai piu’. Era infatti necessario portare avanti un vasto programma di riforme che risanasse la situazione economica di un paese al tracollo”. ”Dopo 17 anni di dittatura, infatti, – sottolinea la deputata – in Cile il 40% della popolazione viveva al di sotto della soglia di poverta’; per questo sono state varate una serie di misure che risanassero in primis la sanita’ e dotasse il Paese di un sistema di infrastrutture efficiente”. ”Questo processo continua – prosegue la Allende – e la nostra presidente sta cercando di varare nuove leggi a favore dei lavoratori, di rafforzare i sindacati, ma soprattutto di emanare una serie di provvedimenti che tutelino le donne e, in genere, la popolazione che non dispone ancora di una rete di protezione sociale”.Per Michele Grimaldi, segretario regionale della Sinistra giovanile, le parole della Allende rappresentano ”un grande atto di coraggio che invoglia tutti a impegnarsi nella lotta ai soprusi quotidiani”.”La strada per raggiungere la parita’ e la democrazia e’ ancora lunga – conclude la Allende – ma stiamo lavorando per rinnovare il sistema elettorale e garantire liberta’ ed equita’ per tutti. Noi vogliamo che il Cile poggi su basi solide e che saldi tutti i suoi debiti con il passato; a tal fine abbiamo anche istituito una commissione che individui i responsabili dei crimini perpetrati nei confronti della popolazione civile e faccia luce su tutte le sparizioni che hanno avuto luogo negli anni della dittatura”.

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