morra - ISABELLA 
 MORRA

Antonia Chimenti

E’ una biografia romanzata della poetessa rinascimentale Isabella Morra, vissuta a Favale, un piccolo paese della Lucania. La breve storia trae ispirazione dall’esiguo canzoniere di ispirazione petrarchesca e dantesca che la giovane donna compose, ed è mirata alla scoperta della fisionomia interiore di questo personaggio.
La triste esistenza di Isabella, che fu uccisa dai fratelli, assurge a simbolo del trionfo della materia sullo spirito, ma nel contempo esemplifica la perenne vitalità dell’arte e il doveroso rispetto che merita.

Un brano
Nelle acque dello Ionio

Nell’ultimo tratto del percorso don Diego e il suo servitore costeggiano il Sinni.
Come in un miraggio intravedono la piana della Siritide e le sue basse coste sabbiose.
Sullo sfondo lo Ionio tentatore.
Attraversano la folta pineta e si trovano davanti alla torre di Bollita, prospiciente il mare.
Un tuffo nelle acque terse e cristalline dello Ionio lo rinfranca e gli fa dimenticare per un poco le amarezze e le asperità di una vita nomade.
Il contatto con l’acqua, il tepore della brezza mattutina, il cielo terso placano il suo cuore in tumulto.
Tornato a riva, si sdraia sulla sabbia soffice e calda per asciugarsi.
Chiude gli occhi e dolcemente si assopisce.

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“Isabella Morra […] scritto in bella lingua italiana […] rispetta la successione delle liriche morriane secondo uno schema che è mio ed è diverso da quello suggerito da Benedetto Croce[…]
Non dirò del commento sempre grazioso e garbato alla vicenda di Isabella Morra e alla sua poesia.
Si tratta di un commento volutamente sentimentale o estetizzante o romantico, ma sempre pertinente”
Giovanni Caserta

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Una giovane lettrice

Isabella Morra attrae anche i giovani. La vera arte non conosce limiti temporali. Riporto alcuni stralci di un bel commento di una giovane lettrice:”… il suo libretto su Isabella Morra… sara` inserito nel mio repertorio bibliografico… Devo confessarle, però, di averlo già letto e per giunta tutto d’un fiato anche perché l’ho trovato molto originale ed avvincente. Lei è riuscita a rievocare la vicenda morriana con grande concretezza ed intensità, riportando alla luce la sconcertante attualità del dramma di una donna libera, ma sola, che affida ai versi la sua sola possibilità di rivalsa e di riscatto. Mi hanno molto colpito, inoltre, la sua lettera ad Isabella e le parole della postfazione in cui Lei innalza la storia a simbolo del trionfo della materia sullo spirito in una perenne lotta tra brutalità ed elevazione morale. Nella lettera Lei si sofferma, in particolare, su un aspetto delle liriche morriane, quello religioso, al quale dedicherò un intero paragrafo. La Sua lucida analisi mi sarà sicuramente di grande utilità per introdurre il tema di una drammaticitò autentica che dalla cieca disperazione esistenziale approda alla serena rassegnazione del “naufragio” religioso.”
Un confortante modello di serietà.
Antonia Chimenti

Isabella Morra, I.M.D. Lucana, Pisticci (MT), agosto 2005, p.21

per informazioni: Antonia Chimenti email - ISABELLA 
 MORRA

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