Femminista tedesca commenta decisione giudice su botte e Corano

Roma, 22 mar. (Apcom) – “Un giudice che si richiama al Corano, giudica in nome della Sharia e non in nome della Costituzione tedesca”: è Alice Schwarzer, giornalista e storica femminista tedesca e fondatrice della rivista “Emma”, a condannare il giudice donna che, riferendosi al Corano, ha giustificato l’uso della violenza tra le mura domestiche di una coppia marocchina. Il tribunale di Francoforte sul Meno ha accolto ieri l’istanza di ricusazione del magistrato, che aveva respinto la richiesta di divorzio rapido di una 26enne tedesca di origine marocchina, in seguito alle continue percosse e minacce di morte ricevute dal marito, anch’egli marocchino. Per la giudice, la donna non poteva accedere alla procedura semplificata perchè viveva in una cultura in cui doveva aspettarsi le botte, giustificate dal Corano. Ora èpolemica. “La motivazione purtroppo è tutt’altro che un caso
isolato – risponde Schwarzer sullo Spiegel online, aggiungendo – negli ultimi decenni ci sono state numerose sentenze, anche in caso di omicidio, in cui agli imputati sono state inflitte pene più lievi o sono stati addirittura assolti in nome di altre tradizioni o ‘ambienti culturali'”. La giornalista tedesca precisa che la legge tedesca è ampiamentesufficiente, ma “il ministro della Giustizia, e i ministri regionali della Giustizia, dovrebbero allarmarsi per il fatto che un giudice tedesco osi pronunciare una simile sentenza”. “Le donne tedesche di origine marocchina hanno bisogno di protezione e aiuto – conclude Schwarzer – altrimenti dovrebbero perdere la speranza nella Germania. Ma non vale solo per loro. Ciò vale per migliaia di donne provenienti dagli ambienti culturali islamici, i cui diritti vanno tutelati altrettanto che i nostri”.

Categorizzato in:

Taggato in: