di Francesca Costa
da Messaggero Veneto
9 ottobre 2008 Cronaca di Pordenone
“Fuori dall’Italia dei valori: non ho rinnovato l’iscrizione e non lo farò”. Ha sbattuto la porta, la docente Francesca Costa e detto addio al partito dei dipietrini, a Pordenone.
“Il mio impegno continua a favore della gente e della scuola -ha detto Costa, amareggiata-. Sono referente regionale per il Friuli dell’Osservatorio nazionale ed europeo per le pari opportunità, Onerpo. Offro il mio contributo per superare l’emergenza democrazia e lo scandalo tagli in aula”.
Fuori dal partito si toglie qualche sassolino, la docente del liceo Leopardi-Majorana famosa per il suo impegno nelle petizioni popolari, sulle pari opportunità al femminile.
“La conduzione del mio ex partito commissariato, è stata verticistica e faziosa nel Pordenonese -va giù duro Costa-. Erano rare le assemblee degli iscritti e simpatizzanti prima delle elezioni 2008, e nel dopo urne si sono azzerate. Si assumevano decisioni senza convocare al completo i direttivi e la scusa era la mancanza di tempo nel contattare tutti. Una vergogna”.
L’ex dipietrina ne ha per tutti e alza i “rumors”, sulla piazza della politica cittadina dl coordinatore di Pordenone si faceva merito del successo personale -mena fendenti la Costa-. In realtà, il successo elettorale è ascrivibile al circolo di Sacile, dove si è registrata la percentuale più alta dì preferenze in Friuli. Su Sacile, dove si lavora in autonomia. si voleva gettare discredito?”
Si è sentita esclusa e imbavagliata, sul territorio. “Altro che valori -prosegue Costa-. Il coordinatore regionale Paolo Bassi è stato defenestrato, nonostante l’impegno, e si è creato il caos, con Pordenone e Udine commissariate. Non ci sono coordinatori ma responsabili per la raccolta flrme contro il lodo Alfano. Mi sarebbe piaciuto un impegno diverso, da Italia dei Valori contro i tagli nella scuola e il fallimento di tante aziende che hanno messo in crisi decine di famiglie senza lavoro nel Pordenonese”.
Per la scuola, scatta l’ultima segnalazione. “La questione dell’offerta pergli studenti è prioritaria –ricorda-. I tagli agli organici a Pordenone e Porcia sono un attentato alla formazione. Muoviamoci, per nuovi valori”. (c.b.)
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