di Filippo Panza
Italiani popolo di poeti, santi, navigatori e… migranti. Ebbene sì, alla sintetica lista del noto proverbio sulle qualità della gente del Belpaese, da ora in poi sarà meglio aggiungere anche la volontà di spostarsi dalla terra di origine. A dirlo con chiarezza è la storia dei cognomi, che racconta i flussi migratori degli italiani lungo la penisola nel corso dei secoli. E le sorprese non mancano. Secondo lo studio di un team di ricercatori italo-francese, pubblicato sulla rivista americana “Human Biology”, infatti, il Lazio, la Toscana e la Liguria sono le Regioni che più hanno accolto persone provenienti da altre zone d’Italia, soprattutto dal Mezzogiorno. Nonostante la loro fama, consolidata nel tempo, di aree particolarmente fiere delle proprie tradizioni. “In questi territori solo il 28 per cento degli abitanti risulta autoctono, segno del loro ruolo di passaggio, di corridoio di forti flussi migratori” afferma il gruppo di ricercatori, che comprende Alessio Boattini dell’Istituto di biologia dell’Università di Bologna e Gianna Zei dell’Istituto di genetica molecolare di Pavia, coordinati da Franz Manni del Muséum national d’Histoire naturelle di Parigi. Le realtà più autoctone sono, invece, Bolzano, Cagliari e Trento, interessate per circa il 20 per cento da fenomeni d’immigrazione ed emigrazione… continua
Commenti