Oggi, si vota in una circosrizione

Roma, 4 apr. (Apcom) – Un passo minuscolo ma di portata storica: “Per la prima volta nella storia del Kuwait, le donne affronteranno l’esperienza delle elezioni, ed in un solo colpo, potranno godere del diritto sia di votare che di candidarsi”. La notizia è sottolineata dal quotdiano panarabo Al Hayat, ed è ripresa con grande risalto dalle maggiori emittenti satellitari arabe. Le donne votano in Kuwait, anche se per le amministrative di una sola circoscrizione. “Avanti sorella kuwaitiana, perché tu prenda il tuo posto afianco del tuo fratello kuwaitiano”. E’ il saluto che ha lanciatoin conferenza stampa all'”evento” il primo ministro lo Sheikh Nassertr Mohammed, che ha affermato: “la partecipazione delle donne alla vita politica del paese è motivo di orgoglio dei kuwaitiani di fronte a tutto il mondo”. 28 mila (di cui il 57% donne) cittadini del piccolo emirato arabo, sono chiamati a votare “il consiglio comunale della quinta circosrizione”. Tra i candidati risultano due donne; una ingegnere e l’altra medico. I media arabi riferiscono che “questa prima significativa e storica partecipazione”, anticipa quella alle legislative parlamentari decisa per il mese di luglio del 2007. Si tratta di un problema simile a quello che vivono le donne in Arabia Saudita: la lotta per ottenere il voto in un paese in cui sono soggette alla tutela giuridica di un uomo. Il fondamentale diritto politico delle donne è oggetto di una forte contesa -scrive Al Hayat- che “affonda la sue radici fino al 1971, perché la maggioranza dei deputati (in prevalenza islamici e conservatori), l’ha sempre osteggiato”. Nel maggio dell’anno scorso, grazie ad un accordo del governo con “deputati liberali e indipendenti, è stato riformata la legge elettorale del 1962”, autorizzando le donne ad esercitare il diritto al voto. Gli osservatori arabi tuttavia, -come ha commentato stamani la tv Al Jazeera- non sperano in alcuna possibilità di affermazione delle due candidate.

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