Donne e scienza: il 7 luglio a Camerino i 77 Rettori italiani discuteranno anche di pari opportunità.
da www.gomarche.it

CAMERINO (MC)– La presenza femminile nelle Università italiane e in quelle europee: situazione in evoluzione o pari opportunità solo teorizzata? I rappresentanti delle 77 università italiane che si ritroveranno a Camerino il prossimo 7 luglio per l’adozione formale della Carta europea dei ricercatori, avranno modo di riflettere anche su “Università e genere”.
Gli ultimi dati del rapporto annuale 2004 sullo stato delle Università, pubblicato dal Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario parlano chiaro: alla “femminilizzazione” degli iscritti agli Atenei italiani si sta accompagnando anche quella dei docenti: nelle categorie più “anziane”, quale quella dei professori ordinari, la presenza delle donne è pari al 16% , tra i più “giovani”, i ricercatori, supera il 43%.
In particolare, sempre secondo il rapporto, i professori ordinari uomini sono pari a 15.094: le donne “ordinario” sono solo 2.863; la situazione cambia se si osserva la categoria dei ricercatori universitari: agli 11.552 uomini si affiancano 8871 donne.
Specialmente per dare concreta attuazione alle pari opportunità in tali ambiti, l’Università di Camerino, prima tra le Università italiane, ha proposto un’ipotesi di recepimento concreto presso l’Ateneo dei principi riportati nella Raccomandazione della C.E. 2005/251, inerente la Carta dei ricercatori, dedicando un gruppo di lavoro formato da giovani ricercatori che ha sviluppato, in una prospettiva europea, proposte concrete ed immediatamente recepibili.
I risultati di tale studio saranno presentati il prossimo sette luglio a Camerino nel corso del convegno organizzato in collaborazione con la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) per la creazione dello Spazio Europeo della Ricerca “La Carta Europea dei Ricercatori: uno strumento e una sfida ”.
L’Italia è pertanto fra i primi Paesi dell’Unione ad impegnarsi concretamente nell’attuazione dei dettami della Carta anche in ambito di pari opportunità.

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