“A dire il vero i nostri padri si preoccupano e spendono denaro per riempirci la testa di scienza: del giudizio e della virtù si hanno poche notizie.
Se definite una persona che sta passando ‘sapiente’, ‘buona’ nessuno avvertirà la necessità di guardarla. Ci vorrebbe una terza persona che gridasse ‘Che capoccione!’. Allora avvertiremmo subito l’esigenza di domandare: ‘Sa il latino e il greco? Scrive in versi o in prosa?ì. Ma si trascura di chiedere la cosa più importante: se, cioè, è diventato migliore o più assennato. Si dovrebbe chiedere chi è ‘meglio’ sapiente, non chi è ‘più’ sapiente. Ci occupiamo solo di riempire la nostra memoria e lasciamo l’intelletto e la coscienza vuoti”

Michel de Montaigne, Essais, Livre I, Chap.25

Note
Michel Eyquem nasce nel 1533 a Montaigne nel Sud Ovest della Francia.Riceve una formazione classica in famiglia e la completa prima al collegio di Bordeaux e, successivamente, attraverso la frequentazione dell’umanista La Boetie. Nel 1570 si ritira nella torre del suo castello adattata a biblioteca e consacra il suo tempo a leggere, meditare e scrivere i suoi Saggi, che saranno pubblicati nel 1580.
Viaggia in Italia e in Germania per cure e ritorna nel 1582 in Francia per svolgere la funzione di sindaco di Bordeaux. Durante le guerre di religione svolge un’equilibrata funzione di mediazione fra il re Enrico di Navarra e i cattolici. Continua la stesura dei suoi Saggi. Muore nel 1592, mentre assiste alla Messa.
Gli Essais, unica opera di Montaigne, sono redatti in uno stile che li rende unici. Montaigne scrive spontaneamente, seguendo l’andamento del suo pensiero ed è questa caratteristica che rende attraente la lettura. Ci lascia un messaggio rasserenante: l’amore per la vita e la curiosità nei confronti di ciò che è nuovo e diverso.

Traduzione dal francese e note di Antonia Chimenti

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