La Germania “stampa moneta” emettendo titoli di debito per 5 miliardi a tasso zero. E con più soldi rilancia lo sviluppo
Questa è una di quelle notizie che non leggerete mai da nessuna parte. Nessun telegiornale, giornale e sito istituzionale italiano la riporterà e se mai dovesse farlo, non ne evidenzierà la reale portata.
La notizia è questa, pubblicata sul Wall Street Journal del 19 Agosto: Germany Set to Issue Bonds at 0% as Investors Seek Refuge.
“The German Finance Agency Tuesday set a 0% coupon–or fixed annual interest payment–on the two year Treasury notes, known as Schatz, of which it aims to sell an initial €5 billion ($6.69 billion)”.
La Germania ha emesso 5 miliardi di bond (Schatz) al mirabile tasso dello 0%!!! In altri termini, emettere debito a tasso zero, equivale a “stampare moneta”!!!
Questa manovra consentirà alla Germania di ridurre il proprio debito e di conseguenza, l’importo degli interessi passivi sullo stesso. Il che significa lasciare nelle tasche dei cittadini tedeschi una maggior quota di reddito disponibile con cui stimolare la domanda interna.
Infatti, se la Germania proseguisse nell’emettere titoli al tasso dello 0%, si determinerebbe la seguente situazione: Crescita PIL Germania > Tasso d’indebitamento Germania 1,65 > 0, per cui il debito teutonico si ridurrebbe dell’1,65% ogni anno. Altro che storie! Da noi il debito continua inesorabilmente a salire del 3% l’anno e loro invece lo riducono! Questo spread, ben più importante di quello enfatizzato dai media, è di 465 punti base!!
Cerchiamo di spiegare perché la Germania emettendo debito su cui non paga interesse, è come se stampasse moneta (per inciso, non erano i tedeschi i più grandi nemici della stampa di moneta per paura dell’inflazione??!,… avranno cambiato idea… mah.. misteri del cosmo!)
Questa bella notizia dalla Germania, ci consente di tornare a spiegare da una differente prospettiva cosa sia in realtà il “debito pubblico”, cioè una passività dello Stato verso il settore privato, su cui paga un interesse. Ma anche la moneta comunemente intesa, la banconota o il saldo di conto corrente (nella misura in cui è convertibile in banconote) è anch’essa una passività dello Stato, solo che non paga interesse.
Ergo: debito pubblico e moneta sono equivalenti e lo Stato può scegliere di emettere l’uno o l’altro, indifferentemente.
Il debito pubblico e “la moneta” sono equivalenti, perché il credito (debito) che le banche creano, alla fine ha valore in quanto promette di essere scambiato, su richiesta, in moneta emessa dallo Stato (ad esempio, se ci rechiamo al bancomat per un prelievo, il nostro saldo o parte di esso, viene corrisposto in denaro contante).
(continua a leggere nuovoilluminismo.com) la germania stampa moneta emettendo titoli di stato a tasso …
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