Arabia saudita. Arrestata per aver indossato «abiti offensivi», la giovane è stata rilasciata. Sauditi scatenati: processatela. Ma le donne la sostengono. L’hashtag «la modella sia portata di fronte ad una corte» è diventato virale. Ma non mancano le voci a suo sostegno, soprattutto femminili.
Chiara Cruciati

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 GONNA DI KHULOOD E LA GOGNA MEDIATICA: I DUE VOLTI DI RIYADH

La ragazza cammina di spalle nell’antica fortezza di Ushayqir. Capelli neri, t-shirt nera a maniche corte e una gonna sopra il ginocchio. Il video viene pubblicato sul social network Snapchat e diventa virale in poche ore.
Il motivo è semplice: il villaggio in questione si trova nella provincia di Najd (luogo natale del wahhabismo, movimento islamico ultraconservatore alla base della fondazione stessa dell’Arabia saudita) a 150 chilometri da Riyadh e la ragazza –c’è chi dice una modella– è una cittadina saudita.
E scoppia la bufera nel paese tra i più conservatori al mondo, dove per legge la donna deve coprirsi il corpo, con l’abaya, capo di vestiario che lascia visibili solo mani, piedi e testa.
La ragazza, identificata con il nome di Khulood, è stata arrestata e il suo caso trasferito alla procura generale di Riyadh. Con un comunicato la commissione per la promozione delle virtù e la prevenzione del vizio, ovvero la polizia religiosa, aveva fatto sapere martedì di star investigando sulla questione e che «le misure necessarie» sarebbero state prese nei confronti «della ragazza con vestiti offensivi».

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