re - LA MOSSA ROSA DI RENZI

Ma fa sul serio o no?
di Corinna De Cesare

Caro Matteo, devo dire che sei stato bravo. La foto delle tre giovani donne del tuo staff che ti aiuteranno per le primarie del centrosinistra è molto bella. «Team rosa» abbiamo titolato noi giornalisti. Io non ci casco.
E ti spiego subito perché citando testualmente Gian Antonio Stella (Le donne di Sarkozy e l’ipocrisia degli italiani, Corriere della Sera, 20 maggio 2007, clicca qui per leggere il pezzo integrale): «Non c’è Paese al mondo che abbia assistito negli ultimi anni a un tormentone sfacciatamente bugiardo sulla donna in politica quanto il nostro. Ricordate cosa giurò Romano Prodi, prima delle elezioni che l’avrebbero riportato a Palazzo Chigi? “Nel mio governo ci saranno molte donne e avranno portafogli pesanti”. Sì, ciao: 6 ministre su 26 (meno di un quarto, quasi tutte senza portafogli) e 14 sottosegretarie su 76, compresi i vice-ministri. “Mi aspettavo di più”, fu il suo indimenticabile commento, dopo aver dato vita a un gabinetto cinque volte più obeso di quello appena nato in Francia». Era il 2006 ma le cose non sono molto cambiate.
Il vizio di sventolare la bandiera rosa in campagna elettorale appartiene sia alla sinistra che alla destra. E tu, caro Matteo, con questa mossa, non ti sei sottratto.
Obietterai che nel tuo programma c’è un intero paragrafo dedicato alla promozione dell’accesso al lavoro delle donne e che nella tua giunta di Firenze cinque assessori su nove sono donna (oibò). Ma da un rottamatore ci aspettiamo un po’ di più di una bella foto per stupire l’avversario (in questo caso Pier Luigi Bersani).
Staremo a vedere.

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