Numero 122
Scritto da Valeria Medori
Sabato 25 Settembre 2010 12:27
Da sempre in prima linea per la promozione della parità tra i sessi, la Commissione Europea adotta in materia un importante intervento quinquennale che si inserisce nell’ambito della strategia Europa 2020.
La strategia è finalizzata a combattere con maggiore efficacia il triste fenomeno della violenza domestica. In base ad un recente sondaggio, l’intervento in questione incontra il favore e l’appoggio di ben l’87% dei cittadini europei e segnala poi un dato significativo: un intervistato su quattro ha dichiarato di conoscere almeno una vittima di questo tipo di violenza. La Commissione esige la collaborazione di tutti gli stati membri proprio allo scopo di contrastarla mediante la predisposizione di mezzi adeguati; chiede inoltre un forte impegno al fine di eliminare la pratica della mutilazione genitale femminile, sia essa eseguita all’interno del territorio europeo oppure oltre i suoi confini.
Questa costituisce una delle cinque priorità indicate dalla strategia, che concentra però la propria azione sul tema dell’economia e il mercato del lavoro. Sotto questo profilo gli obiettivi delineati mirano a favorire l’inserimento di un numero sempre in crescita di rappresentanti del gentil sesso nel mondo del lavoro, agevolando allo stesso tempo il raggiungimento di un tasso di occupazione complessivo di uomini e donne pari al 75%, prospettato dalla strategia Europa 2020; rafforzare la loro presenza nelle posizioni di elevata professionalità; incentivare l’imprenditoria e il lavoro autonomo femminile. La Commissione ha proposto, tra l’altro, l’istituzione della “Giornata europea per la parità salariale” in ragione del fatto che ancora oggi le donne ricevono in busta paga il 18% in meno rispetto ai loro colleghi uomini. Infine è previsto un incontro annuale tra il Parlamento Europeo e le parti sociali, cui è affidato il compito di vigilare sull’attuazione del lodevole progetto comunitario.
Commentando le misure approntate, la commissaria per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza Viviane Reding ha suggerito come “per rilanciare il motore della crescita, l’Europa dovrebbe usare meglio il talento delle donne, anche nei posti di comando.”
EC.EUROPA.EU
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