In occasione di Exposcuola 2005 la BIMED
(Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo)
presenta:
LA RISPOSTA DI AFSIN
di Maddalena De Leo
edizioni Mediart, 2005, pp. 144, euro 15 – ISBN 88-88543-04-x
Il romanzo ha lo scopo di far conoscere ai giovani lettori un argomento sinora poco conosciuto, vale a dire la storia dell’insediamento foceo nel Mediterraneo e la conseguente fondazione di città importanti quali Marsiglia ed Elea-Velia da parte di questo popolo originariamente partito dalla Turchia. Il tutto attraverso un viaggio di ricerca che il protagonista compie a ritroso nel proprio passato ancestrale.
L’idea è nata soprattutto in virtù dell’avvenuta istituzione, già da qualche tempo, di una ‘Rete dei Focei’ ad Ascea in provincia di Salerno, e del gemellaggio che questa cittadina ha suggellato nel 2000 con alcune località greche quali Palea Fokea e Cassandra.
L’autrice ha rappresentato, infatti, il Comune di Ascea già in due occasioni nell’ambito delle manifestazioni focee organizzate a livello internazionale nel Mediterraneo e tali esperienze l’hanno portata a ricostruire per il suo protagonista, in versione romanzata, un percorso di auto-consapevolezza che lo porta gradualmente a riconoscere e ‘vivere’ la propria origine focea.
La caratteristica principale del testo sta anche nel fatto che tutti i personaggi sono realmente esistenti e rispondono agli stessi nomi usati.
Il testo è corredato da note a piè pagina e schede tecniche (al termine di ogni capitolo), da sei bozzetti originali di Elena Carluccio, da alcuni approfondimenti interdisciplinari e dalla versione drammatizzata tratta dal romanzo stesso.
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dal cap. 1°
… Spesso si aggirava solo, di notte, fra le barche lasciate lì nel porto, quelle che non venivano portate al largo per la pesca. Era questa un’abitudine che gli sarebbe rimasta anche da adulto e che avrebbe caratterizzato sempre il suo modo d’essere: soltanto lì, nella calma quiete notturna il piccolo Afsin riusciva a ritrovare se stesso e il suo mondo interiore, lasciando fuori tutte le preoccupazioni e le ansie di cui la vita giornaliera lo gravava.
Una sera, aveva solo undici anni, si era recato un po’ più presto nel suo angolino riparato da occhi indiscreti, quel piccolo sperone di roccia che si protendeva nel mare e contro il quale l’onda andava ad infrangersi bianca di spuma e fragorosa. Guardando all’orizzonte il sole che gradatamente si avviava al tramonto si chiedeva chi fossero i suoi antenati, da quale ceppo discendessero e perché mai quel suo paesino a ridosso del mare si chiamasse Foça.
All’improvviso ebbe un’idea. Ma certo, non poteva essere se non così ed essendo solo un bambino, non si meravigliò nemmeno per non averci pensato prima: era un foceo e sicuramente quel nome racchiudeva un qualche mistero, un segreto tutto da scoprire. Foceo…. che suono melodioso, quasi una musica dolce e triste nel silenzio che lo circondava. Decise allora di saperne di più, voleva imparare, leggere, scrivere e conoscere il suo passato. Solo ciò, ne aveva già la certezza, l’avrebbe strappato a quella povertà che lo ghermiva nelle sue spire avvolgenti.
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Una recensione…
Questo delizioso romanzo per giovani lettori non ha nulla da invidiare alla precedente “produzione brontëana” dell’autrice Maddalena De Leo, da sempre appassionata e studiosa delle sorelle Brontë, socia di spicco della Brontë Society, consulente editoriale per la rivista letteraria inglese “Brontë Studies”, nonché insegnante “illuminata” alla scuola secondaria di primo grado.
Vi si coglie lo stesso entusiasmo e la stessa competenza che contraddistinguono i suoi lavori sulle sorelle Brontë.
L’argomento, cioè la storia dell’insediamento foceo nel Mediterraneo, è poco conosciuto ed è stato finora poco approfondito.
Maddalena De Leo con “La risposta di Afsin” ha colmato un vuoto, ha aperto la strada ad ulteriori studi e ricerche.
Il ragazzino turco Afsin, con una famiglia povera e distratta alle spalle, è alla ricerca di sé stesso, della sua identità, delle sue origini. Si sente attratto dal passato, desidera scoprire di più sui suoi antenati ed inizia un avventuroso viaggio nello spazio e nel tempo. Con le sole risorse della giovinezza, dell’entusiasmo e della passione per la musica parte per la storica “crociera” nel Mediterraneo che lo porterà in Grecia, in Italia, in Spagna. Di ogni paese saprà cogliere il fascino e si lascerà trasportare, attraverso incontri ed esperienze, verso la fine del suo pellegrinaggio che lo vedrà impegnato in prima persona a far conoscere e a divulgare il “patrimonio archeologico” foceo.
E’ questa la risposta di Afsin. E forse un po’ anche quella di Maddalena che negli ultimi anni è stata ambasciatrice del Comune di Ascea in Grecia e in Spagna nell’ambito del progetto “la Rete dei Focei”.
Molto interessanti e curatissimi sono anche gli approfondimenti interdisciplinari proposti alla fine del romanzo, una vera perla nel campo della produzione scolastica.
Complimenti, Maddalena!
Franca Gollini
(rappresentante Brontë Society sezione Italiana)
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